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Udine, la manifestazione diventa statica, cittadini privati del diritto di sfilare

Manifestare è un diritto di tutti. Eppure, a Udine oggi si vieta ciò che altrove è consentito.

di Redazione -


Udine tra dimissioni e scontri interni

Il Presidente del Gruppo Udine Sicura Malignani ha annunciato le sue dimissioni, rifiutando di condividere le parole e gli ultimatum lanciati da Eddie Speranza al sindaco De Toni. Uno scontro interno che si è chiuso con la resa del presidente e che dimostra quanto, attorno alla protesta, il clima sia teso e frammentato.

Udine sotto restrizione: la Questura ferma la sfilata

Convocato in Questura, Speranza è stato informato che la manifestazione prevista per il 19 settembre sarà statica. Udine, dunque, non vedrà i propri cittadini sfilare per le vie del centro, il divieto è stato giustificato con la possibile presenza di persone legate agli Ultras della Curva Nord. Una decisione che suona come un colpo al diritto di manifestare e che lascia molti udinesi sconcertati.

Le richieste ignorate

Nonostante il muro alzato dalle istituzioni, Speranza continua a chiedere risposte immediate:

  • un decreto antibivacco per restituire i parchi ai cittadini
  • la polizia locale operativa anche di notte;
  • una pattuglia fissa delle forze dell’ordine 24 ore su 24 davanti alla Casa dell’Immacolata, struttura di accoglienza già nel mirino delle polemiche.

Udine e la disparità di trattamento

L’attesa per la manifestazione cresce e con essa i dubbi. Perché i cittadini non possono sfilare per le strade di Udine per una giusta causa, mentre a un corteo pro-Pall non è stata imposta alcuna restrizione?
La differenza di trattamento è lampante e il rischio è che la protesta si trasformi in un atto di sfida politica nei confronti del sindaco De Toni e della sua giunta.

Udine irriconoscibile agli occhi dei suoi cittadini

Manifestare è un diritto di tutti. Eppure, a Udine oggi si vieta ciò che altrove è consentito. Una città che non è la Val Susa viene trattata come se fosse una polveriera, mentre gli udinesi convivono ogni giorno con spaccio, degrado, problemi di ordine pubblico e assenza di decoro.

Chi cammina per le vie del centro o delle prime periferie lo percepisce chiaramente, la maggioranza dei cittadini è esasperata e chiede soluzioni. Udine non vive solo di “percezioni”, come sostiene il sindaco, Udine è una città che cambia volto, e non in meglio.


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