Udine: Violenze in Piazza Primo Maggio, polemiche su infiltrati e gestione dell’ordine pubblico
Udine: Suscitano polemiche e imbarazzo le dichiarazioni della consigliera regionale Serena Pellegrino (Alleanza Verdi e Sinistra) in seguito ai fatti avvenuti ieri sera in Piazza Primo Maggio. La consigliera, intervenuta questa mattina, in una nota emittente regionale, ha espresso sorpresa per il massiccio dispiegamento delle forze dell’ordine per la concomitanza della partita Italia e Israele e il corteo pro-Palestina a Udine. Si è detta stupita dall’arrivo a fine manifestazione di alcuni individui vestiti di nero provenienti da via Manin, i quali – secondo il suo racconto – avrebbero urlato “andiamo a menare questi comunisti” prima di dirigersi verso la piazza, dove nel frattempo giungevano stranamente numerose camionette della polizia ancor prima dell’inizio degli scontri.
La teoria del complotto
A suo giudizio, la coincidenza lascerebbe intendere una sorta di regia occulta, quasi una strategia studiata a tavolino con l’obiettivo di danneggiare e delegittimare la manifestazione di Udine, che fino a quel momento a onor di cronaca era stata pacifica. Un’ipotesi che suggerirebbe, in modo più o meno implicito, il coinvolgimento del comitato per l’ordine pubblico, accusato di aver fatto infiltrare elementi esterni allo scopo di creare disordini. Se così fosse sarebbe un’accusa estremamente grave.
Presenti dall’inizio
Eppure, quei soggetti erano già stati notati in precedenza, fin dal ritrovo in Piazzale della Repubblica. Si muovevano all’interno del corteo sin dall’inizio e molti di loro erano stranieri, con ogni probabilità residenti o ospitati in regione. Sono stati loro a dare avvio agli scontri e, al momento di dileguarsi, hanno dimostrato di conoscere con precisione vie di fuga e percorsi per far perdere le proprie tracce nel centro di Udine.
Protocolli di sicurezza
La consigliera Pellegrino, dato il suo ruolo istituzionale, dovrebbe essere consapevole dell’esistenza di protocolli di sicurezza molto rigidi in occasione di eventi a rischio. Sostenere che questi delinquenti siano comparsi dal nulla e che la polizia fosse lì ad attenderli equivale a insinuare che tutto fosse organizzato in anticipo. Un’affermazione di estrema gravità.
Torna alle notizie in home