Siglato l’accordo Ue-Mercosur: Ursula esulta ma si alza la protesta
Commissione europea, Ursula von der Leyen, e dai presidenti dei quattro paesi attualmente a pieno titolo nel Mercosur: il presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva, il presidente argentino Javier Milei, il presidente paraguaiano Santiago Peña e il presidente uruguaiano Luis Lacalle Pou. Per von der Leyen: “Questo è un accordo win-win, che porterà vantaggi significativi ai consumatori e alle aziende, da entrambe le parti. Quello tra l’Ue e il Mercosur è il più grande accordo di sempre, riguardo alla tutela dei prodotti alimentari e delle bevande dell’Ue, con la protezione dell’indicazione geograzica per oltre 350 prodotti. Inoltre, le norme europee di protezione sanitaria e sicurezza alimentare rimangono intoccabili. Gli esportatori del Mercosur dovranno rispettare rigorosamente questi standard per accedere al mercato dell’Ue. Questa è la realtà di un accordo che farà risparmiare alle aziende dell’Unione 4 miliardi di euro di dazi all’esportazione all’anno”. Solo che non tutti la pensano come lei. A cominciare dagli agricoltori europei, preoccupatissimi, pronti a rimettersi a bordo dei trattori e a rombare su Bruxelles. La Francia di Macron, per esempio, sta già lavorando per far saltare la ratifica dell’accordo. In Italia, invece, le forze di centrodestra, a cominciare da Fratelli d’Italia e, quindi, dai Conservatori e Riformisti europei, storcono il naso: “Al momento non ci sono le condizioni per un nostro via libera all’Accordo Ue- Mercosur, che riteniamo ancora eccessivamente squilibrato e penalizzante per l’agricoltura europea”, ha dichiarato il capodelegazione alla commissione Agricoltura al Parlamento europeo Carlo Fidanza. Che ha aggiunto: “Non riscontriamo infatti sufficienti garanzie sul rispetto delle norme europee in materia di controlli veterinari e fitosanitari né sul rispetto dei nostri standard di salubrità e di qualità per i prodotti destinati ad entrare nel nostro mercato interno. Allo stesso tempo, sono ancora troppo blandi gli impegni della Commissione a intervenire con adeguate compensazioni a favore dei produttori europei, nel caso di perturbazioni di mercato. In questa fase di profonda instabilità geopolitica globale, tutti vogliamo relazioni più proficue con l’America Latina, a partire dai Paesi del Mercosur, ma questo non deve avvenire ancora una volta a danno del settore agricolo, già vessato da troppi anni di scelte europee suicide”.
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