Un americano a Mosca: il cantante Usa all’Intervision di Putin
L'Ucraina non ci sta, l'Europa mastica amaro: una polemica in musica
Metti un americano a Mosca: il cantante Brandon Howard parteciperà all’Intervision, il festival “concorrente” all’Eurovision organizzato in Russia. Ed è polemica perché all’Ucraina, che l’Eurovision l’ha vinto nel 2022 proprio nell’anno in cui è scoppiata la guerra con Mosca, non va giù che un artista Usa si presti a quello che il ministro degli esteri di Kiev, come riporta Politico, ha bollato come “uno strumento di propaganda ostile e un mezzo per mascherare la politica aggressiva della Federazione Russa”.
Intervision: un americano a Mosca
Il festival ha una lunga storia. È iniziato nel 1965 ed è “finito” nel 1980. Si teneva nella ex Cecoslovacchia ed era l’happening musicale del blocco dell’ex Patto di Varsavia. Poi la Russia ha perduto la sua tribuna all’Eurovision e si è iniziato a lavorare per riportare un evento musicale e internazionale a Mosca. Così il Cremlino ha “riesumato” il vecchio Intervision. A cui parteciperanno artisti non solo dalla Russia ma pure dalla Bielorussia, Kirghizistan, Venezuela, Cuba, Qatar e Kazakistan. A dare un altro dispiacere a Bruxelles, la partecipazione della Serbia che ha pur fatto domanda per aderire all’Ue.
B. Howard, polemica in musica
Brandon Howard, alias B. Howard. È un illustre sconosciuto, senza che nessuno si offenda. Negli States è diventato (più o meno) famoso perché Tmz e altri media lo hanno bollato come il “figlio segreto di Michael Jackson”. Un’affermazione a dir poco forte. All’ex Jackson Five, B. Howard più o meno ci assomiglia ma da qui a ipotizzare una paternità ce ne vuole. Adesso, spera, lo conoscerà il mondo con la sua partecipazione all’Intervision di Putin. Un evento nato sulla scia dell’Eurovision. Chissà che ne uscirà fuori.
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