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Un anno dalla scomparsa di Frattini. Il ricordo di Biancofiore

di Angelo Vitale -

Il ministro degli Affari Esteri Franco Frattini durante il suo intervento agli Stati Generali del Commercio con l'Estero, Roma, 28 ottobre 2011. ANSA/MAURIZIO BRAMBATTI


“Un anno fa domani, scompariva Franco Frattini, ma il suo ricordo vive in me e in tutte le persone che hanno avuto la fortuna di conoscerlo”: questo il ricordo della senatrice Michaela Biancofiore.

“Amara ironia della sorte – dice la senatrice – , è scomparso la sera della vigilia di Natale, la festa che amava di più. Un must saccheggiare colorando candele e pallone a iosa, tutti i mercatini di Natale del nostro Trentino Alto Adige, sua terra di adozione che adorava. Rivelo un suo piccolo segreto perché è il Frattini sconosciuto ai più che io porto nel cuore, quello di un uomo che ha mantenuto sempre l’animo nobile, ingenuo e pulito di un fanciullo, innamorato degli animali, delle tradizioni, delle cose belle, della fiaba della vita che gli è fuggita via troppo presto. E delle donne della sua breve esistenza, Stella e Carlotta, alle quali mi stringo in un abbraccio di dolore che non ci abbandona. Difficile, davvero difficile, perché Franco era non solo il ministro gentile, l’istituzione fatta a persona, ma soprattutto un individuo eccezionale in ogni sua sfumatura personale, politica, professionale, umana. Per me è stato un onore crescere con lui, lavorare con lui e non per lui come amava dire. Da lui ho appreso il culto e il rispetto per le istituzioni, l’amore per l’Italia sì ma soprattutto insegnamenti di vita come la semplicità, il rimanere sempre con i piedi per terra, il non approfittarsi mai della res pubblica. Perdeva il suo riconosciuto aplomb solo quando qualcuno faceva del male agli animali, esseri senzienti e indifesi, che tanto amava”.

“Per questo – afferma – a lui stiamo dedicando l’inasprimento delle pene con Michela Vittoria Brambilla e il ministro Nordio. Non dimenticherò mai i suoi occhi pieni d’amore per i suoi gatti e la sua tenerezza con la mia Puggy che avrebbero sorpreso chi lo ha conosciuto solo come apprezzato giurista e uomo di Stato”.

“Averlo incontrato nella vita – conclude la senatrice – è stato una enorme fortuna e non mi capacito ancora che non ci sia più. Il suo sorriso irradiava di luce tutti noi che lo abbiamo amato”.


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