Torino

Un parco pubblico nell’area dove morirono i sette operai della Thyssen Krupp

di Redazione -


E’ ancora vivo nei torinesi il ricordo della strage sul lavoro del 6 dicembre 2007 nella quale rimasero uccisi i sette operai della Thyssen Krupp.  Giuseppe Demasi, Angelo Laurino, Roberto Scola, Rosario Rodinò, Rocco Marzo, Bruno Santino e Antonio Schiavone: avevano tra i 26 e i 54 anni. Morirono tutti nell’arco di alcune settimane tra terribili sofferenze.

Nell’ultima seduta il Consiglio comunale di Torino ha approvato una delibera di iniziativa consiliare, prima firmataria Nadia Conticelli, per avviare il procedimento di una variante al Piano Regolatore Generale che destini la maggior parte delle aree appartenenti all’ex azienda a “parco pubblico urbano”.

Nello scorsa estate era giunta alla Presidenza del Consiglio Comunale una proposta di iniziativa popolare, ora respinta dal Consiglio, con la quale i firmatari chiedevano che l’area industriale venisse utilizzata per il  nuovo ospedale della zona nord-ovest di Torino e per la realizzazione di un parco pubblico. Questo anche a titolo di risarcimento alla collettività per il danno di immagine subito da Torino a fronte della strage sul lavoro.

Nella delibera si sottolinea come, a fronte dell’urgenza di realizzazione del nuovo ospedale, poiché le strutture esistenti del Maria Vittoria e dell’Amedeo di Savoia non potranno garantire ancora a lungo la piena operatività, l’area Thyssen Krupp non è stata ritenuta idonea perché la Regione Piemonte richiede aree di proprietà pubblica, ai fini dell’impegno delle risorse.

Ma comunque il Consiglio Comunale ha condiviso la proposta  di iniziativa popolare di variare la destinazione urbanistica dell’area Thyssen per creare un parco pubblico che si colleghi con l’attuale Parco della Pellerina così da dare vita ad una estesa infrastruttura verde.

Nella foto: Palazzo di Città, Torino


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