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Un Virgilio digitale per i Sette a Borgo Egnazia

di Angela Arena -


Crocevia di popoli, lingue e culture diverse, da 2000 anni la Via Appia, simbolo del genio ingegneristico romano, rappresenta la prima autostrada dell’antichità, collegando l’Urbe a Brindisi e, costituendo un ponte fra mondo latino e greco, fra Occidente e Oriente. Voluta da Appio Claudio Cieco nel 312 a.C., fu edificata originariamente per facilitare lo spostamento delle truppe militari dalla Capitale a Capua, ma, divenuta ben presto fulcro della vita commerciale, politica e propagandistica dell’Impero, tanto da essere consacrata ‘Regina Viarum’ dal poeta Stazio, l’antico tracciato fu progressivamente esteso fino a Brindisi, nonché restaurato ed ampliato dagli imperatori Augusto, Vespasiano, Traiano e Adriano. Grazie alla sua pavimentazione realizzata con grandi pietre miliari che ne assicuravano la tenuta e il drenaggio delle acque, questa grande rete stradale lunga 650 km e larga circa 4,1 metri, era infatti percorribile anche in caso di forti piogge e con ogni mezzo. Un vero e proprio monumento dell’Italia Meridionale, per il quale il Ministero della Cultura ha avviato, con iniziative promozionali tra cui la produzione di una serie a fumetti intitolata Topolino e la Via della Storia, l’iter di candidatura per l’iscrizione nella Lista Mondiale del Patrimonio Unesco, già lo scorso febbraio 2023 e che, verosimilmente, dovrebbe avvenire il prossimo luglio. Quale asset strategico per lo sviluppo del turismo lento nelle aree interne coinvolte, la via pubblica più antica del nostro Paese è tra i cammini più grandi d’Europa e si prepara ad accogliere i grandi della Terra: dal 13 al 15 giugno, nella splendida cornice di Borgo Egnazia, nel brindisino, è in programma il G7. Citata da Plinio, Orazio e Strabone, il quale, già alla fine del I secolo a.C. la descriveva come una città grande e ricca, Gnathia fiorì proprio grazie alla Via Traiana che collegava Beneventum a Brundisium e al suo porto, che in epoca romana, ospitava magazzini e fornaci, usate per la produzione di materiale ceramico di uso comune. Il centro, è uno dei più interessanti siti archeologici della Puglia cui si deve il nome di un preciso tipo di ceramica del IV e III secolo a.C. lì rinvenuto, lo ‘stile di Gnatia’. Ad attendere i rappresentanti dei Sette, uno speciale Influencer digitale con il volto del poeta Virgilio ricostruito in 3D, da Carraro Lab, sulla base di una delle sculture indicate dalle ipotesi degli studiosi. Pertanto, grazie all’intelligenza artificiale per la promozione turistica, il duca dantesco si trasformerà in una guida virtuale rievocando il suo viaggio nell’antichissima cittadina messapica durante il 37 a.C.


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