Strangolata una 82enne: è stato un ragazzo di 15 anni
A Milano una donna di 82 anni, Emma Teresa Meneghetti, è stata ritrovata morta nel suo appartamento di via Bernardino Verro, nella zona sud della città, la donna è stata strangolata e colpita alla testa con una lampada: l’autore dell’omicidio è un ragazzo di 15 anni, figlio di una donna sudamericana che era amica e, in passato, vicina di casa della vittima, cui talvolta si era resa disponibile per aiutarla nei lavori domestici.
Il 15enne, di origine dominicana e incensurato, era andato a trovare la ex vicina di casa, che conosceva da anni. Durante la visita è scoppiata una lite per motivi ancora non chiariti, ma definiti “futili” dalle prime ricostruzioni. Il ragazzo avrebbe poi aggredito l’anziana, strangolandola e colpendola con una lampada. Dopo il delitto, il ragazzo è tornato a casa e ha raccontato tutto alla madre, che ha chiamato il 112 e denunciato l’accaduto. Sul posto sono intervenuti la polizia e il 118, i cui operatori hanno trovato la donna ormai priva di vita.
L’adolescente, avendo compiuto 14 anni, è imputabile secondo la legge a condizione che il giudice ritenga che fosse capace di intendere e di volere al momento del fatto. Secondo le prime notizie riferite alla sua condizione, avrebbe fin qui sofferto di una forma di depressione e, per questo, aveva svolto colloqui con alcuni specialisti.
Durante le indagini preliminari, il pubblico ministero della Procura presso il Tribunale dei minori raccoglierà prove e potrà richiedere a suo carico misure cautelari (come la custodia in comunità o in un istituto penitenziario minorile) se riterrà che sussistono gravi indizi di colpevolezza e pericolo di reiterazione del reato o di fuga.
Il percorso giudiziario prevederà la valutazione della capacità di intendere e volere, l’eventuale perizia psichiatrica e la possibilità di applicare misure alternative come la “messa alla prova” se ritenuta utile al recupero del minore. Se il giudice riterrà che il minore sia colpevole, la pena verrà comunque ridotta rispetto a quella prevista per un adulto.
In caso di condanna, il ragazzo di 15 anni potrà essere collocato in una comunità, sottoposto a misure restrittive o, nei casi più gravi, in un istituto penitenziario minorile.
Torna alle notizie in home