Attualità

Una nuova Roma, governo approva riforma sulla Capitale

di Eleonora Ciaffoloni -


Roma si prepara a cambiare volto: il governo ha dato il via libera al disegno di legge costituzionale che riconosce alla Capitale un assetto autonomo, dotandola di poteri legislativi in settori strategici come trasporti, urbanistica, beni culturali, commercio e turismo.

Una riforma attesa da oltre vent’anni, che vedrà Roma ufficialmente inserita nell’articolo 114 della Costituzione. Una novità che la trasformerà in un ente a sé stante, con poteri speciali. L’autonomia non sarà solo formale: alla devoluzione delle competenze seguirà anche quella delle risorse economiche, per garantire la piena operatività. Un assetto che punta a rafforzare la governance locale, rendendola più efficace e coerente con il ruolo centrale che Roma svolge nel Paese e nel mondo.

Ok del governo al Ddl per una Roma più autonoma, le parole di Giorgia Meloni

Per Giorgia Meloni, la riforma rappresenta un successo simbolico e politico. Fu lei, nel 2020, a firmare l’ordine del giorno approvato all’unanimità dalla Camera che impegnava il governo a rafforzare i poteri di Roma. “Grazie a questa Riforma, frutto di un lavoro condiviso con Regione e Campidoglio, potremo finalmente restituire a Roma il valore che merita e che la storia le riconosce” ha detto la premier. “Investire su Roma significa investire sul futuro stesso della nazione”.

Il ddl costituzionale ora dovrà essere esaminato e votato dal Parlamento, poi sottoposto all’Assemblea Capitolina e Regionale. Da tabella di marcia, la norma entrerà in vigore nel 2027, anno delle prossime elezioni amministrative romane e il sindaco eletto sarà il primo a beneficiare dei nuovi poteri legislativi.


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