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Un’altra estate in compagnia del fisco: un webinar della Cassa di previdenza guidata da Luigi Pagliuca

di Redazione -

Da sinistra in senso orario: Gusmeroli, Porchietto, de Nuccio, Caradonna, Asvisio e Cuche


Anche questa del 2022 sarà un’estate passata con il Fisco, per imprese e famiglie. Ma imprese e famiglie attendono soluzioni immediate, specie per i disservizi di una macchina fiscale che insegue aziende e consumatori, ma dimostra anche gravi falle. Se ne è discusso in un incontro online, il webinar “Fisco, un’estate torrida con scadenze e crisi di governo” promosso dalla Cassa di previdenza dei ragionieri e degli esperti contabili, presieduta da Luigi Pagliuca.
“Stiamo spingendo per un decreto sulla Rottamazione quater che allarghi la piattaforma dei beneficiari realizzando una grande operazione di liquidità fiscale. Una misura che non penalizzi oltremodo chi non ha potuto pagare i debiti con il fisco distinguendo tra chi è in difficoltà e chi è un evasore fiscale. Ma anche le sanzioni devono essere calibrate con riferimento al danno sociale causato dai comportamenti dei contribuenti. L’evasione fiscale si combatte con le semplificazioni e con l’abbassamento della pressione fiscale. Lo abbiamo dimostrato con la flat tax fino a 65mila euro, i cui risultati sono sotto gli occhi di tutti”, ha argomentato Alberto Gusmeroli (Lega), vicepresidente della Commissione Finanze della Camera dei Deputati.

La crisi economica è generalizzata: “La situazione economica non è delle migliori – ha proseguito Gusmeroli -. Inflazione alta e tassi d’interesse al rialzo hanno effetti negativi anche sul debito pubblico. Stiamo cercando di fronteggiare il caro energia, quello dei costi del carburante e delle materie prime con provvedimenti normativi, come il decreto Aiuti, ma bisogna essere più coraggiosi nel favorire l’accesso al credito”.

La delicatezza della congiuntura che pressa imprese e cittadini è stata sottolineata anche da Claudia Porchietto (deputata di Forza Italia in Commissione Attività Produttive a Montecitorio): “Siamo in un momento politico estremamente complicato. Il Parlamento sta lavorando ad alcuni provvedimenti importanti tra cui il decreto Aiuti e il disegno di legge Concorrenza, a cui si aggiungono le scadenze fiscali che stiamo seguendo con attenzione. Lo stop imposto dalle vacanze estive non ci voleva, perché ci creerà problemi nel portare a compimento alcuni dei provvedimenti fondamentali. E’ stato chiesto ai partiti di governo attenzione e senso di responsabilità, ma resta da capire se il Movimento 5 Stelle vorrà far precedere il governo con questa maggioranza. Sono senza dubbio settimane difficili – ha aggiunto – ma abbiamo una grandissima responsabilità verso cittadini, professionisti e imprese che stanno guardando a questa crisi di governo come qualcosa di surreale”.

I professionisti non esitano a farsi parte diligente in una vicenda spinosa, come confermato da Elbano de Nuccio (presidente del Consiglio nazionale dei dottori commercialisti ed esperti contabili): “Il Consiglio nazionale è molto attento alla concentrazione di emergenze che si stanno manifestando in questo momento storico. Quelle principali afferiscono all’aumento dei costi energetici che si traducono in aumento dei costi per le imprese e, di riflesso, sui cittadini.  Abbiamo avviato un’interlocuzione con il Mef per affrontare il delicato tema delle scadenze fiscali, problema atavico, chiedendo il depotenziamento della compressione di scadenze concentrate tra giugno e settembre che vedono gli studi professionali già oberati dalle dichiarazioni. Abbiamo proposto pure di sospendere le notifiche degli avvisi bonari e la messa in sicurezza delle pmi con provvedimenti che consentano alle imprese di rendere sostenibile i debiti con il fisco. Penso per esempio a una rateizzazione per debiti fiscali fino a 72 rate, estendendo i benefici anche a chi è decaduto dal beneficio”.

Numerose e intricate, le criticità segnalate da Marco Cuchel (vertice dell’Associazione nazionale commercialisti): “Dobbiamo prendere atto che alle scadenze ordinarie, che sono importanti e molteplici, si è aggiunta tutta una serie di altre complicazioni. Come l’entrata in vigore della fatturazione elettronica obbligatoria per i forfettari, o i disservizi, le interruzioni e i malfunzionamenti della piattaforma dell’Agenzia delle Entrate, o ancora la famosa circolare che tutti gli anni viene emanata per illustrare le novità per le dichiarazioni dei redditi, emanata a una settimana dalla scadenza originale. Queste difficoltà hanno creato un corto circuito in tutta la categoria. Credo sia necessario un cambio di passo, sia per l’Agenzia delle Entrate che per la pubblica amministrazione in generale. Per quanto riguarda i disservizi sul portale dell’Agenzia delle entrate, intendo rammentare che sono stati evidenziati da quasi tutte le associazioni di categoria. A mio avviso, sarebbe necessaria una revisione della proroga automatica che si innesca ogni qual volta ci sono disservizi di questo genere, così si eviterà di emettere sanzioni inutili. Ritengo questo un atto di civiltà indispensabile”.

Più certezze ha chiesto Luca Asvisio (presidente dell’Odcec di Torino): “Noi non possiamo sempre chiedere il rinvio delle scadenze, perché significa che in altri momenti dell’anno ci ritroveremo pieni di lavoro e comunque non in grado di gestire le pratiche. La nostra categoria è impegnata in una lotta continua con gli adempimenti. Questo automatismo non può funzionare più, abbiamo bisogno di guardare al futuro di questa professione. Mi auguro che il cambio di governance all’interno del nostro Consiglio nazionale porti a cambiamenti fondamentali. Noi commercialisti ci siamo fatti trovare sempre pronti, ora è il momento di ricevere qualcosa in cambio dalla politica, la certezza della norma. Un semplice provvedimento come quello della sanatoria degli errori formali ci sarebbe di grande aiuto, rappresentando una sorta di assicurazione per i momenti più critici, come quelli vissuti durante il Covid2.

Al divario sociale prodotto dal Fisco ha guardato Marcella Caradonna, (presidente Odcec Milano): “In questo momento lo sforzo maggiore è quello di cercare di evitare l’allargamento della forbice sociale che avviene nei momenti di difficoltà. Si sono accumulate una serie di problematiche, in aggiunta a quelle emerse prima della pandemia, quando eravamo già in crisi. Dobbiamo affiancare le realtà più fragili attraverso percorsi di semplificazione e dare alle imprese la possibilità di poter pianificare finanziariamente il proprio futuro. Sono preoccupata dall’entrata in vigore del Codice della crisi che, nella sua articolazione, evidenzia alcuni provvedimenti che si potrebbero trasformare in un boomerang. Sarebbe il caso di sospendere queste iniziative, per rivedere con attenzione gli effetti che comporterebbero nella vita delle imprese”.

A ribadire l’allarme sulla criticità della situazione, Luigi Pagliuca (presidente della Cnpr): “Sugli italiani incombe una crisi di governo che va superata nel più breve tempo possibile. Sulla situazione generale pesano una guerra al centro dell’Europa, l’inflazione galoppante, il termine delle proroghe per gli adempimenti fiscali. E’ una ‘tempesta perfetta’ che si sta per abbattere sugli italiani. Il nostro ruolo è quello di favorire il confronto tra i professionisti e il Governo per trovare soluzioni utili e rispondere alla preoccupazione di imprese e famiglie”.

Sulla rincorsa ad una improcrastinabile semplificazione si è soffermato Paolo Longoni (consigliere d’amministrazione dell’Ente previdenziale dei ragionieri e degli esperti contabili): “serve a tutti, tutti la chiedono. I 55 forum che abbiamo realizzato hanno sempre visto emergere con forza il tema della semplificazione. Nonostante questo, l’ultimo decreto non ne parla. Contiene solo interpretazioni autentiche, estensioni e qualche proroga di termini. E’ indispensabile coinvolgere nei processi di semplificazione chi come noi si occupa di questi aspetti quotidianamente. Altrimenti, ogni ulteriore tempo andrà perso”.


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