Cultura & Spettacolo

Università: a Milano Bicocca l’accoglienza cresce del 30%

di Redazione -


Più servizi, una nuova residenza. L’offerta per gli studenti dell’Università di Milano-Bicocca si arricchisce con l’apertura di una nuova residenza in via Gerolamo Forni, angolo via Bernardino da Novate. La struttura, denominata U42, è stata inaugurata dalla rettrice Giovanna Iannantuoni e dalla vicesindaco e assessore all’istruzione del Comune di Milano, Anna Scavuzzo. L’edificio, costato 7 milioni di euro, è dotato di 156 posti letto e sorge negli spazi che un tempo ospitavano il complesso scolastico “Ada Negri”. La demolizione degli edifici esistenti e la costruzione della nuova residenza sono stati realizzati grazie alla convenzione stipulata con il Comune di Milano, che ha concesso in uso l’area all’Università, e al cofinanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca e della Regione Lombardia.

L’edificio è costituito da due corpi di fabbrica rispettivamente di quattro e cinque piani. Gli alloggi sono composti ciascuno da due camere singole (alcune delle quali accessibili a persone con difficoltà motorie), un bagno e un’area preparazione pasti. In uno dei due corpi, ad ogni piano, sono previsti soggiorno e cucina. I locali comuni quali soggiorni, zone studio, aree polifunzionali e palestra sono posti ai piani terra e seminterrato.

“L’offerta di servizi e strutture di Milano-Bicocca cresce ancora – ha detto la rettrice Giovanna Iannantuoni –. Il nostro obiettivo è di rispondere in modo concreto alle esigenze degli studenti: l’inaugurazione dell’ U42 è un tassello che si aggiunge all’ambizioso progetto di sviluppo del Campus. La realizzazione e l’apertura della nuova residenza universitaria sono un’ulteriore dimostrazione di quanto sia fondamentale la collaborazione fra enti pubblici”.

Il bisogni degli studenti, al centro delle parole della vicesindaca: “Gli studentati sono un luogo che diventa “casa”, occasione di socialità, di crescita e di formazione e scambio continuo per studenti fuori sede e provenienti da tutto il mondo. Ringrazio tutte le Università e in particolare Milano-Bicocca che sceglie di investire in iniziative come quella che oggi inauguriamo e che ci vede coinvolti direttamente: una risposta importante per rimuovere gli ostacoli verso una formazione universitaria di qualità e aperta a tutti”.

Con i 156 posti della nuova residenza, Milano Bicocca arriva ad accogliere oltre 600 studenti. Ciò, nel quadro di una ridefinizione dell’offerta di servizi residenziali con due obiettivi. Il primo: aumentare il numero dei posti disponibili per gli studenti vincitori delle borse per il diritto allo studio. Il secondo: ammodernare e ampliare le strutture residenziali. Per questo, a partire dal nuovo anno accademico verrà cambiato il modello di gestione delle residenze, dalla concessione all’appalto. E , sempre nell’ottica del potenziamento dei servizi, verrà ristrutturata la residenza di via Modena e verranno avviate a completamento le altre residenze per le quali sono già partiti i lavori, tra cui quella prevista sempre nell’area di Comasina, in via Bernardino da Novate, quella in via Demostene e quella dell’edificio U10 in piazza dell’Ateneo Nuovo. Per puntare a mille posti letto nei prossimi anni.

Più servizi, una nuova residenza. L’offerta per gli studenti dell’Università di Milano-Bicocca si arricchisce con l’apertura di una nuova residenza in via Gerolamo Forni, angolo via Bernardino da Novate. La struttura, denominata U42, è stata inaugurata dalla rettrice Giovanna Iannantuoni e dalla vicesindaco e assessore all’istruzione del Comune di Milano, Anna Scavuzzo. L’edificio, costato 7 milioni di euro, è dotato di 156 posti letto e sorge negli spazi che un tempo ospitavano il complesso scolastico “Ada Negri”. La demolizione degli edifici esistenti e la costruzione della nuova residenza sono stati realizzati grazie alla convenzione stipulata con il Comune di Milano, che ha concesso in uso l’area all’Università, e al cofinanziamento del Ministero dell’Università e della Ricerca e della Regione Lombardia.

L’edificio è costituito da due corpi di fabbrica rispettivamente di quattro e cinque piani. Gli alloggi sono composti ciascuno da due camere singole (alcune delle quali accessibili a persone con difficoltà motorie), un bagno e un’area preparazione pasti. In uno dei due corpi, ad ogni piano, sono previsti soggiorno e cucina. I locali comuni quali soggiorni, zone studio, aree polifunzionali e palestra sono posti ai piani terra e seminterrato.

“L’offerta di servizi e strutture di Milano-Bicocca cresce ancora – ha detto la rettrice Giovanna Iannantuoni –. Il nostro obiettivo è di rispondere in modo concreto alle esigenze degli studenti: l’inaugurazione dell’ U42 è un tassello che si aggiunge all’ambizioso progetto di sviluppo del Campus. La realizzazione e l’apertura della nuova residenza universitaria sono un’ulteriore dimostrazione di quanto sia fondamentale la collaborazione fra enti pubblici”.

Il bisogni degli studenti, al centro delle parole della vicesindaca: “Gli studentati sono un luogo che diventa “casa”, occasione di socialità, di crescita e di formazione e scambio continuo per studenti fuori sede e provenienti da tutto il mondo. Ringrazio tutte le Università e in particolare Milano-Bicocca che sceglie di investire in iniziative come quella che oggi inauguriamo e che ci vede coinvolti direttamente: una risposta importante per rimuovere gli ostacoli verso una formazione universitaria di qualità e aperta a tutti”.

Con i 156 posti della nuova residenza, Milano Bicocca arriva ad accogliere oltre 600 studenti. Ciò, nel quadro di una ridefinizione dell’offerta di servizi residenziali con due obiettivi. Il primo: aumentare il numero dei posti disponibili per gli studenti vincitori delle borse per il diritto allo studio. Il secondo: ammodernare e ampliare le strutture residenziali. Per questo, a partire dal nuovo anno accademico verrà cambiato il modello di gestione delle residenze, dalla concessione all’appalto. E , sempre nell’ottica del potenziamento dei servizi, verrà ristrutturata la residenza di via Modena e verranno avviate a completamento le altre residenze per le quali sono già partiti i lavori, tra cui quella prevista sempre nell’area di Comasina, in via Bernardino da Novate, quella in via Demostene e quella dell’edificio U10 in piazza dell’Ateneo Nuovo. Per puntare a mille posti letto nei prossimi anni.


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