Esteri

L’INGRANDIMENTO – L’Unrwa, Hamas e le bugie ordinate da Israele

di Martina Melli -


L’Unrwa, l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi, ha affermato che alcuni dipendenti rilasciati dalla detenzione israeliana hanno riferito di essere stati torturati e costretti a dichiarare un presunto legame dell’agenzia con il gruppo terroristico Hamas. All’inizio di quest’anno, in seguito alle accuse di partecipazione nell’attacco terroristico del 7 ottobre scorso, pressata dall’opinione pubblica internazionale, l’Unrwa ha licenziato ben 12 membri dello staff e le sono stati tagliati i principali fondi.
Queste nuove e scioccanti rivelazioni sono contenute in un rapporto dell’Unrwa datato febbraio 2024 – già esaminato da Reuters – in cui vengono descritti dettagliatamente i maltrattamenti da parte di palestinesi non identificati, tra cui diversi lavoratori dell’Unrwa, durante la prigionia israeliana.
La direttrice delle comunicazioni dell’Unrwa, Juliette Touma, ha affermato che l’agenzia ha pianificato di consegnare le informazioni contenute nel rapporto inedito ad agenzie interne ed esterne alle Nazioni Unite specializzate nella documentazione di potenziali abusi dei diritti umani.
“Quando la guerra volgerà al termine sarà necessario avviare una serie di indagini per esaminare tutte le violazioni dei diritti umani”, ha detto Touma.
Secondo Reuters, nel documento è riportato che diversi membri dello staff palestinese sono stati arrestati dall’esercito israeliano e che hanno subito abusi, gravi percosse fisiche, waterboarding e minacce di ritorsioni sui familiari.


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