Sport

$uper $ponsor

di Marcel Vulpis -



Se le sponsorizzazioni, nel calcio moderno del Terzo Millennio, rappresentano la voce di ricavi più remunerativa, dietro solo ai diritti tv, certamente garantiscono i maggiori ritorni di immagine ai marchi commerciali che scelgono la Football Industry per promuoversi sui diversi mercati (non solo in ambito “domestico”). Apporre un logo, ad esempio sulla divisa di un top club, significa essere conosciuti da milioni di tifosi in ogni angolo del pianeta.
Il caso Spotify-Barça
E’ quanto ha pensato Spotify (colosso svedese specializzato nello streaming di brani musicali), che, lo scorso 3 aprile 2022, ha firmato un accordo di 4 anni (a partire dalla stagione in corso) per essere visibile sulle maglie del Barcellona. Uno dei club più amati e popolare a livello mondiale.
La partnership era stata valorizzata in 93 milioni di euro annui (potenzialmente la più ricca nella storia del calcio), ma, al termine della contrattazione, il valore si è attestato su 65 milioni di euro, perché l’azienda scandinava (con sede a Stoccolma) ha scoperto che dell’enorme fan base catalana (stimata in oltre 350 milioni di supporter nel mondo) solo l’1% era profilato per fini commerciali. Se il numero di tifosi, che hanno accettato di condividere i propri dati personali, fosse stato maggiore, il Barça avrebbe guadagnato molto di più dall’accordo di sponsorizzazione in esame. L’obiettivo di Spotify era da un lato di fidelizzare i clienti comuni, creando nel contempo opportunità commerciali con i supporter più caldi del Barça, dall’altro consentire al club di utilizzare i suoi canali di comunicazione per trasformare gli ascoltatori in follower della squadra.
Sotto il profilo sponsorizzativo, Spotify è visibile sulle divise della squadra maschile, femminile e sul retro di quelle d’allenamento. Inoltre, la società svedese ha acquisito, per la prima volta nella storia del Barça, i diritti sul nome dello stadio, denominato, per il prossimo quadriennio, “Spotify Camp Nou”.
Precedentemente gli azulgrana si erano legati a Rakuten (colosso nipponico dell’e-commerce), che pagava 55 milioni, a cui, però, bisognava aggiungere il budget di Beko (10 milioni) nel ruolo di sleeve partner. Nonostante le cifre minori rispetto alle prime indiscrezioni, l’affare è sicuramente redditizio per il club catalano, soprattutto per la contingente situazione finanziaria. La società attualmente presieduta dall’avvocato Joan Laporta (rieletto nel 2021), infatti, deve provare a ridurre un debito “monstre” stimato in 1,35 miliardi di euro.
Emirates sul tetto del mondo. Il dietrofront di Spotify, sotto il profilo economico (da 93 a 65 milioni di euro) consolida, di fatto, la posizione del marchio Fly Emirates (vettore aereo dell’emirato di Dubai) main sponsor di maglia del Real Madrid (al primo posto della top10 europea) con un contratto annuo di 70 milioni. Al 2° posto “ALL” (programma di fidelity alberghiera del gruppo Accor) legatosi al PSG per 65 milioni. Posizione condivisa con il Barça (sempre a 65 milioni), ma subito sotto il gradino più basso del podio troviamo TeamViewer (software per connettività da remoto) sponsor principale del Manchester United (56 milioni). Seguono i “cugini” del ManCity al 5° con Etihad airways (vettore aereo con sede ad Abu Dhabi) per un valore di 54 milioni.
Dal 6° al 10° posto vi sono cinque club in una “forchetta” di prezzo compresa tra i 48 milioni (è il caso della banca Standard Chartered jersey sponsor del Liverpool) e i 45 milioni (è quanto paga Jeep per apparire sulle divise della Juventus, ultima in questa speciale classifica).
In mezzo il Tottenham Hotspur è 7° (la compagnia assicurativa AIA paga 47,5 milioni a stagione), poi Chelsea e Arsenal, entrambi all’8° posto, con un budget di 47 milioni (pagati rispettivamente dalla compagnia di tlc “Three” e, ancora una volta, da Emirates).
Da questa classifica resta fuori, a sorpresa, solo la Bundesliga (il marchio Deutsche Telekom, a supporto del Bayern, club di riferimento del calcio tedesco, paga 42 milioni di euro). Ben sei squadre su dieci sono inglesi. La Juventus, infine, è l’unica società tricolore a posizionarsi nella top10 continentale. Complessivamente la maglia dei bianconeri vale 110 milioni di euro, considerando anche il contratto tecnico di Adidas.


Torna alle notizie in home