Urbanistica, il blitz: la Regione al posto del Comune di Milano
Una svolta, il pressing sull'amministrazione meneghina per dimostrare di saper tornare alla guida della macchina amministrativa
Il sindaco di Milano Beppe Sala
Luca Ferrazzi, esponente del Gruppo misto del Consiglio Regionale della Lombardia, ha presentato e fatto approvare ieri sera, durante il voto sull’assestamento di bilancio, un ordine del giorno che impegna la Regione a “sostituirsi al Comune di Milano” in materia di urbanistica, di fronte alla paralisi dell’amministrazione comunale provocata dalle inchieste della Procura, che hanno coinvolto a vario titolo il sindaco Sala e numerosi funzionari, e hanno causato un crollo verticale delle pratiche edilizie, oltre il 50% da gennaio 2024, con una perdita stimata di decine di milioni di euro per il Comune.
In questo contesto, la Regione si propone come sostituta del Comune nell’attività urbanistica, in modo da consentire la ripresa delle procedure e la tutela dei diritti dei cittadini e degli operatori economici.
Urbanistica, la Regione al posto del Comune
Il valore politico dell’approvazione dell’ordine del giorno di Ferrazzi da parte della Regione Lombardia è emblematico: segnala una risposta regionale “forte” alla crisi urbanistica di Milano.
L’odg impegna la Giunta a intervenire direttamente nella gestione urbanistica milanese, tradizionalmente appannaggio esclusivo del Comune. E’ una svolta nel rapporto tra Regione e Milano, città che ha sempre difeso la propria autonomia in materia. La Regione si presenta nei confronti dei cittadini e degli elettori milanesi come garante dell’efficienza e della legalità, in risposta a una crisi amministrativa e giudiziaria senza precedenti che ha bloccato il settore edilizio.
Un segnale a cittadini e operatori
E’ una rassicurazione rivolta pure agli operatori. L’intervento – non a caso aspramente stigmatizzato dai dem in Consiglio – è motivato pubblicamente come necessario per tutelare i diritti dei cittadini e degli operatori economici, minacciati dalla paralisi delle pratiche edilizie e dalle indagini giudiziarie.
La Regione si fa pubblicamente carico di “garantire il rispetto della normativa urbanistico-edilizia e la corretta applicazione degli strumenti urbanistici”, presentandosi come istanza di garanzia e ordine.
E fa allo stesso tempo pressione sul Comune di Milano, costringendo l’amministrazione milanese a dimostrare rapidamente di essere in grado di riprendere il controllo della macchina urbanistica, pena un intervento stabile della Regione.
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