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Urso: Ai, al G7 proporremo norme chiare e sicure

di Angelo Vitale -


Ai, per il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, reduce dal trilaterale a Roma con Germania e Francia, servono norme chiare che prevedano e mitighino i rischi. “Occorre fare – ha detto all’Ai Safety Summit – come il presidente Usa Biden e come sta avvenendo in ambito Ue, con normative vincolanti sui sistemi complessi. L’Italia nel ruolo di presidente del G7 2024 proporrà un salto di qualità nel solco della presidenza giapponese con l’Hiroshima Al Process, per configurare il sostegno alla innovazione con le esigenze della sicurezza”. In questo senso “l’approvazione di lunedì scorso del codice di condotta e dei principi guida per gli sviluppatori, un passo nella giusta direzione”.

“È, infatti, sempre più necessaria una governance globale del settore – ha aggiunto -, in modo che l’innovazione tra soggetti di varia dimensione (pmi e grandi aziende) non porti a concentrare un eccessivo potere in poche organizzazioni private”, considerando “la cooperazione internazionale nella regolamentazione dell’Ai sempre più fondamentale per evitare una frammentazione normativa che potrebbe ostacolare l’innovazione”.

Urso ha pure riflettuto “sui rischi derivanti dallo sviluppo e dall’utilizzo dei sistemi di intelligenza artificiale, oggi sempre più avanzati, che riducono il livello di competenza tecnologica necessaria per svolgere attività efficaci in ambiti tecnici specifici”, aumentando quindi i rischi di un loro utilizzo fraudolento.

“E’ necessario – ha detto – ricercare il giusto equilibrio tra innovazione e sviluppo, da un lato, e sicurezza, etica e rispetto dei diritti umani dall’altro” perché il dialogo e la collaborazione tra Stati e in particolare, “tra le democrazie che condividono i valori di libertà dell’Occidente”, vanno ritenuti “gli elementi chiave per affrontare le sfide globali imposte dall’Ai e per sfruttare appieno il suo potenziale positivo. Al centro dell’Ai, come moltiplicatore esponenziale dell’intelligenza naturale, vanno poste la persona e la sua sfera di valori, secondo una visione antropocentrica”.


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