URSULA la siciliana
Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella con Ursula von der Leyen, Presidente della Commissione europea
Per il Sud è un’occasione d’oro che non deve andare sprecata. La chance per risolvere la questione meridionale, dopo decenni di immobilismo, si è concretizzata con il viaggio in Sicilia della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen. Da Capaci, dove ha onorato Giovanni Falcone e le altre vittime dell’attentato di mafia del 23 maggio 1992, von der Leyen ha tessuto le lodi di una terra ricca di storia e che ora viene osservata con interesse dall’Europa, concentrata sull’energia e sul green. L’Ue è pronta a spendere milioni di euro con il NextGenerationEU, il programma di investimenti che ha proprio l’Italia come principale beneficiario e che destina il 40 per cento dei fondi al Meridione. “La Sicilia può diventare una potenza dell’energia pulita per l’Europa”, ha detto la presidente. “Non solo quest’isola ha sole e vento in abbondanza: ha anche una solida base industriale nel settore delle tecnologie pulite”. E il ruolo cruciale per la transizione energetica è legato anche al fatto che “a poche miglia dalle vostre coste c’è quello che potrebbe diventare un altro gigante dell’energia pulita: l’Africa”, ha sottolineato von der Leyen. Che ha aggiunto: “È arrivato il momento di un nuovo pivot strategico dell’Europa verso il Mediterraneo”. Un lungo discorso, quello della presidente, che dal monumento alle vittime di Capaci, ha twittato: “Inizio la mia visita in Sicilia a Capaci, per onorare Giovanni Falcone, Francesca Morvillo e tutte le vittime di mafia. Falcone disse: Gli uomini passano, le idee restano e camminano sulle gambe di altri uomini. Oggi una nuova generazione porta avanti le sue idee”. La tedesca ha poi raggiunto Palermo e ieri, parlando alla cerimonia di inaugurazione dell’anno accademico, alla presenza del Capo dello Stato Sergio Mattarella, ha detto: “La Sicilia è un luogo in cui culture diverse si incontrano e si mescolano. È la terra di grandiosi templi greci e scintillanti mosaici bizantini. È una terra plasmata dai Normanni e dagli Arabi. È la patria di menti brillanti, da Luigi Pirandello a Luca Parmitano. Questo patrimonio unico di cui è ricca la Sicilia ha reso Palermo una capitale europea, della cultura, dell’arte e della scienza”. Quindi si è rivolta ai giovani: “Uno su tre non lavora né studia e, tra le donne, meno di una su tre ha un impiego. È chiaro che le cose devono cambiare”. È a questo punto che ha lanciato quella che sarà la sfida per il Sud: “Ecco perché abbiamo chiamato il nostro piano per la ripresa NextGenerationEU, perché vogliamo un’Europa pronta per la prossima generazione. Vogliamo offrire opportunità e nuovi posti di lavoro sostenibili in tutta l’Unione. L’Italia è il principale beneficiario di questo enorme programma di investimenti, che secondo la Banca d’Italia creerà 375mila nuovi posti di lavoro nel vostro paese. Almeno il 40% del piano dell’Italia è destinato al Meridione. Grazie a questi investimenti e riforme, la Sicilia può diventare un paese per giovani. La vostra regione vanta talenti incredibili. È ben al di sopra della media europea in termini di qualità delle pubblicazioni scientifiche, a dispetto di investimenti in ricerca e sviluppo molto inferiori alla media”. Von der Leyen ha inoltre affrontato la questione spinosa dell’immigrazione. “È una grande sfida europea e ha bisogno di una risposta da parte di tutti noi e dell’Europa. Tutti noi dobbiamo fare la nostra parte e dobbiamo sostenerci a vicenda. Ora che abbiamo un piano, lo dobbiamo attuare insieme”, ha puntualizzato. La presidente ha garantito che “una soluzione europea è possibile e mi impegnerò al massimo per raggiungere l’obiettivo: un sistema europeo che serva al meglio la Sicilia e tutta l’Europa. Oggi la Sicilia è terra sia di immigrazione che di emigrazione. Da un lato accogliete da anni innumerevoli persone che sbarcano sulle vostre coste, dall’altro, tanti giovani come voi hanno scelto di partire per inseguire le loro aspirazioni altrove. In fondo è questo che spinge a migrare: cercare un’opportunità, seguire un sogno. Troppo spesso, per chi cade nelle mani di trafficanti, quel sogno si trasforma in un incubo. Non è così che dovrebbero andare le cose”, ha concluso.
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