Il 23enne Aleksandr Zhadan, programmatore russo di Ai, dopo la fine di una relazione si è messo su Tinder per trovare una nuova fiamma. Dopo centinaia di like, messaggi e appuntamenti che non andavano da nessuna parte, ha deciso di programmare un chatbot Ai come assistente agli appuntamenti. Il programma da lui creato ha conversato sull’app con 5.239 donne, programmandogli oltre 100 appuntamenti e alla fine selezionando quella che sarebbe poi diventata sua moglie. Zhadan ha addestrato il programma ad inviare like alle ragazze che corrispondevano alle sue preferenze. Ha anche filtrato i vari profili in base a caratteristiche che non trova attraenti come l’uso di alcool o certi segni zodiacali.
La prima versione era in grado di conversare ma aveva dei bug. In un caso, il chatbot ha chiesto a una donna di “fare una lunga passeggiata nei boschi”; in un altro, ha fissato un appuntamento promettendo di portare cioccolatini e fiori. Quando Zhadan è arrivato a mani vuote, ignaro della promessa del suo assistente digitale, la ragazza si è indispettita. Per migliorare il suo talker, il 23enne ha creato un database utilizzando conversazioni umane che lui, non Gpt, aveva avuto in precedenza sull’app, comprese parole chiave, domande e risposte su argomenti classici. Ha impostato le interazioni successive del suo chatbot su quei dati. A quel punto, da 5.000 opzioni, l’assistente virtuale ha ristretto la ricerca a una sola donna, la 22enne Karina Vyalshakaeva.
La coppia si è incontrata nel dicembre 2022 e Karina sostiene di aver parlato con ChatGPT per i primi sei mesi della relazione.
Dopo alcuni appuntamenti dal vivo con la ragazza, però, Zhadan ha messo in pausa il bot dal parlare con altre donne su Tinder. A quel punto la relazione si è sviluppata offline e la coppia si è trasferita insieme poco dopo, nel 2023.
È stato il programma a suggerire al ragazzo di chiedere a Karina di sposarlo. “A un certo punto, il bot mi ha scritto una raccomandazione: forse è il momento di farle la proposta”, ha detto Zhadan.