Usa, mercati guardano a prossime nomine di Trump
Fase delicata per la politica economica degi Stati Uniti, con il presidente Trump alle prese con due importanti nomine nei prossimi giorni
Si apre una fase delicata per la politica economica degi Stati Uniti, con il presidente Trump alle prese con due importanti nomine nei prossimi giorni. Il tycoon ha dichiarato che selezionerà un nuovo commissario del Bureau of Labor Statistics nei prossimi tre o quattro giorni, mentre sceglierà un nuovo governatore della Fed «nei prossimi due giorni». Le nomine ai vertici di due delle più importanti istituzioni economiche potrebbero contribuire a definire l’agenda di Trump per il resto della sua presidenza. Entrambe le cariche richiedono la conferma del Senato degli Stati Uniti.
La scossa
La scorsa settimana, con una mossa senza precedenti, Trump ha licenziato il capo del BLS Erika McEntarfer dopo il rapporto sull’occupazione. La mossa è stata condannata come un tentativo di politicizzare dati economici fondamentali. E ieri sera il presidente Usa ha dichiarato ai giornalisti che il nome del nuovo esperto sarà annunciano «nei prossimi tre o quattro giorni».
Trump senza freni
Il titolare della Casa Bianca ha ribadito le accuse secondo cui McEntarfer avrebbe manipolato i dati economici chiave senza fornire alcuna prova. «Non avevamo fiducia. Voglio dire, i numeri erano ridicoli quando li ha annunciati», ha spiegato. Poi c’è il capitolo della Fed: sempre venerdì Adriana Kugler, del board del Fomc si è dimessa, cinque mesi prima della scadenza del suo mandato. Questo darà a Trump la possibilità di scegliere un successore del presidente della Fed Jay Powell all’interno della banca centrale statunitense prima del previsto.
I probabili candidati
I favoriti per sostituire Powell sono Kevin Hassett, direttore del Consiglio economico nazionale della Casa Bianca, Kevin Warsh della Hoover Institution di Stanford e il segretario al Tesoro degli Stati Uniti Scott Bessent. Il posto di Kugler è uno dei pochi che dovrebbe diventare vacante durante il secondo mandato di Trump. «Penso che se ne sia andata perché era d’accordo con me sui tassi di interesse, ma loro erano dall’altra parte della barricata», ha commentato Trump.
Il presidente ha criticato aspramente la Fed per non aver abbassato i tassi di interesse lanciando al banchiere centrale attacchi verbali e invettive per aver mantenuto stabile la politica monetaria. «È un idiota», ha detto Trump di Powell il mese scorso. «Avrebbe dovuto tagliare i tassi di interesse molto tempo fa… Penso che stia facendo un pessimo lavoro», ha aggiunto. Il mandato di Powell come presidente termina il prossimo anno, a maggio, ma ha la possibilità di rimanere come governatore fino al 2028. Mentre la maggior parte dei presidenti lascia la Fed una volta scaduto il mandato alla guida, Powell ha indicato che deve ancora decidere se lasciare la banca centrale o potenzialmente bloccare un altro candidato di Trump rimanendo nel consiglio. Dopo l’annuncio di Kugler, Trump ha incoraggiato Powell a dimettersi.
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