Usa, nuova stazione diplomatica nell’Artico per spiare la Russia
Gli Usa hanno aperto una stazione diplomatica a Tromsø, nell’Artico norvegese. Si tratta del polo diplomatico più a nord del mondo. Questa decisione sta sicuramente a simboleggiare la crescente importanza della regione artica per Washington in un momento in cui la cooperazione tra le nazioni artiche è stata alterata dall’invasione russa dell’Ucraina.
Anthony Blinken ha annunciato l’apertura dell’ufficio a giugno, per far sì che Usa avessero “un’impronta diplomatica al di sopra del Circolo Polare Artico”. Simbolicamente, è un gesto importante: Tromsø è la città più grande della Norvegia artica, situata a circa 400 km a ovest della Russia. Norvegia e Russia condividono un confine nell’Artico.
Il Consiglio Artico
Durante la Guerra Fredda, Washington aveva una stazione a Tromsø ma la chiuse nel 1994. Questa nuova stazione, denominata “postazione di presenza”, non offrirà servizi consolari e non avrà alcuna connotazione militare. La scelta di aprire l’ufficio a Tromsø non è causale: a Tromsø infatti si trova il Consiglio Artico – un organismo che comprende gli otto stati artici di Russia, Stati Uniti, Canada, Finlandia, Norvegia, Islanda, Svezia e Danimarca. Non a caso l’ambasciatore Usa avrà l’ufficio nello stesso edificio del Segretario del Consiglio Artico.
La cooperazione all’interno del Consiglio è stata sospesa dopo l’invasione dell’Ucraina. Tuttavia, una certa cooperazione con la Russia è ripresa da quando la Norvegia ha assunto la presidenza del Consiglio a maggio, ma questa rimane limitata ai contatti tra diplomatici. Marc Nathanson, l’ambasciatore americano in Norvegia, ha detto che: “A causa dell’invasione ingiustificata dell’Ucraina da parte della Russia significa, noi così come gli altri membri del Consiglio, non possiamo fare affari con la Russia”.
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