Esteri

USA RUSSIA SCONTRO AEREO

di Ernesto Ferrante -


Scintille ad alta quota tra Mosca e Washington. Due aerei russi Su-27 hanno condotto un’intercettazione definita “non sicura e poco professionale” di un aereo MQ-9 senza pilota della U.S. Air Force Intelligence, Surveillance and Reconnaissance che operava ieri nello spazio aereo internazionale sul Mar Nero. Uno dei jet del Cremlino ha colpito l’elica dell’aeromobile a pilotaggio remoto, costringendo le forze a stelle e strisce a farlo cadere in acque internazionali.

“Il nostro aereo MQ-9 stava conducendo operazioni di routine nello spazio aereo internazionale quando è stato intercettato e colpito da un aereo russo, provocando un incidente e la completa perdita dell’MQ-9”, ha dichiarato il generale dell’aeronautica statunitense James B. Hecker, comandante US Air Forces Europe e Air Forces Africa. Questo atto avventato avrebbe “quasi causato la caduta di entrambi gli aerei”.

“Gli aerei degli Usa e degli alleati continueranno a operare nello spazio aereo internazionale e chiediamo ai russi di comportarsi in modo professionale e sicuro”, ha aggiunto Hecker. Poi un avvertimento: “Queste azioni aggressive dell’equipaggio russo sono pericolose e potrebbero portare a errori di calcolo e a un’escalation involontaria”. Poi Washington ha convocato l’ambasciatore russo.
Sul campo di battaglia sono sempre più palesi gli affanni di Kiev. La qualità delle forze militari ucraine si è degradata a tal punto da far nutrire seri dubbi sulla loro capacità di dare il via ad un’offensiva in primavera. Mancano uomini esperti, armi e munizioni. A rivelarlo non è la Tass ma il Washington Post, sottolineando che secondo le stime di “funzionari statunitensi ed europei, fino a 120mila soldati ucraini sono stati uccisi o feriti dall’inizio dell’invasione della Russia, rispetto ai circa 200mila da parte russa”. Mosca “ha un esercito molto più numeroso e una popolazione circa tre volte più grande alla quale attingere per richiamare i coscritti. L’Ucraina mantiene il massimo riserbo sul numero delle sue vittime, anche ai suoi più fedeli sostenitori occidentali”.

“Cifre a parte, prosegue il giornale statunitense, l’afflusso di coscritti inesperti, introdotti per colmare le perdite, ha modificato il profilo delle forze ucraine, che soffrono anche di una carenza di munizioni di base, dai proiettili di artiglieria alle bombe di mortaio, secondo il personale militare sul campo”.

“La cosa più preziosa in guerra è l’esperienza di combattimento”, scrive il quotidiano citando un comandante di battaglione della 46a brigata d’assalto aereo, identificato come “Kupol”.
“Un soldato sopravvissuto a sei mesi di combattimento e un soldato uscito da un poligono di tiro sono due soldati diversi. Come cielo e terra. E ci sono solo pochi soldati con esperienza sul campo”, ha spiegato Kupol. Poi un’amara ammissione che sbriciola la propaganda del duo Zelensky-Podolyak: “Purtroppo sono già tutti morti o feriti”.

L’accordo sul grano è stato prorogato di 60 giorni. Lo ha comunicato il viceministro degli Esteri russo Alexander Grushko. Nel frattempo, continuano “a tutti i livelli” le consultazioni tra tutte le parti coinvolte, come ha confermato Jens Laerke, portavoce dell’Ufficio delle Nazioni Unite per gli Affari Umanitari (Ocha), dopo la disponibilità annunciata dai russi.

Il presidente siriano Bashar al-Assad è arrivato in visita a sorpresa nella capitale russa.

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