Valentini (Mimit): Cosa vuole Trump e cosa deve fare l’Ue
"La vera partita va oltre i dazi"; dice il viceministro alla rivista di Confagricoltura
Cosa vuole davvero Trump dall’Europa? “L’ Europa si sottovaluta, sono gli Usa a non poter fare a meno di noi”: parole precise e anche singolari, in bocca ad un viceministro del governo Meloni che “sferza il Vecchio Continente”, come scrive la rivista Mondo Agricolo di Confagricoltura che ha intervistato Valentino Valentini, forzista vice di Adolfo Urso al Mimit.
Valentini: L’Europa si sottovaluta di fronte a Trump
Parole singolari, che indicano la visione di un esponente del centrodestra che non riflette unicamente la posizione ufficiale del governo, ispirata alla cautela e alla necessità strategica di “non disturbare il manovratore”, che sia a Washington o a Bruxelles.
“Siamo un mercato con 450 milioni di consumatori, una potenza che nessuno può ignorare, nemmeno gli Stati Uniti. La relazione commerciale vale 1 trilione di dollari annui, il 30% del commercio globale – afferma Valentini – . Mentre l’Europa ha un surplus di 156 miliardi sui beni, gli Usa ne hanno uno di 104 sui servizi. È una interdipendenza che dobbiamo far pesare nei rapporti con gli States“.
Il valore dell’interdipendenza Usa-Europa
Il valore strategico del “fattore interdipendenza” tra Europa e Stati Uniti, evidenziato da Valentino Valentini appare significativo. Numeri che confermano un’interdipendenza reale e forte tra le due economie, con un bilanciamento tra surplus e deficit nei due principali comparti.
Tuttavia, l’Ue finora non ha pienamente fatto “contare” questo fattore nei confronti degli Usa nelle sue strategie commerciali o di negoziazione, probabilmente per diverse ragioni.
La politica commerciale Ue tradizionale tende infatti a focalizzarsi sul surplus positivo che emerge nelle merci, più visibile e quantificabile con facilità rispetto ai servizi, che sono più complessi da valutare e meno omogenei da un punto di vista statistico.
I dati sugli scambi di servizi, soprattutto quelli di alta tecnologia e digitali, sono invece spesso più difficili da integrare e armonizzare nei conteggi ufficiali, generando difformità tra le statistiche Usa e Ue.
La vera partita di Trump: insidiare l’alimentare Made in Italy
Valentini guarda pure oltre questa narrazione parossistica delle “strilla” quotidiane ed altalenanti di Trump circa i dazi, leggendo “la vera partita in corso”.
Alla domanda “Il reale obiettivo dell’amministrazione Trump è quello di abbattere le barriere non tariffarie, “costringendoci” ad importare alimenti dagli Stati Uniti che sono sotto i nostri standard di sicurezza alimentare?“, risponde: “La pressione commerciale esercitata dalla Casa Bianca ha obiettivi che vanno ben oltre i dazi tradizionali ed un mero riequilibrio dei flussi commerciali. La nostra forza dipende dall’unità, e non possiamo permettere che alcuni Stati membri cerchino compromessi rapidi a scapito della salute pubblica. Il mondo si sta modificando rapidamente, e noi possiamo affrontare questa sfida solo se manteniamo fermi i nostri principi di qualità e sicurezza“.
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