Varcaturo violenta: 15enne accoltellato, è gravissimo
La zona non è nuova a violenze tra giovani, a giugno un omicidio
Nella serata di ieri presso il camping Liternum di Varcaturo, una frazione del Comune di Giugliano in provincia di Napoli, un ragazzo di 15 anni è stato accoltellato all’addome dopo una partita di calcio tra i giovanissimi ospiti della struttura del litorale di Varcaturo. La colluttazione è scoppiata tra i ragazzi impegnati nella partitella, pare ad opera di un giovane di età superiore a quelli presenti intervenuto a difendere il fratello. Il 18enne ha estratto un coltello a serramanico e ferito gravemente la vittima.
Accoltellato, è in fin di vita
La vittima è stata trasportata d’urgenza all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove è stata operata per una perforazione del fegato ed è tuttora in prognosi riservata e in gravi condizioni. I sanitari si sono decisi all’immediato intervento poiché la ferita era molto seria e richiedeva una immediata operazione chirurgica.
L’arresto dell’aggressore
L’aggressore, un 18enne incensurato, è stato identificato e arrestato dai carabinieri della compagnia di Giugliano durante la notte stessa, con l’accusa di tentato omicidio per i fatti di Varcaturo. Avrebbe ammesso di essere intervenuto durante la colluttazione tra il fratello, coetaneo della vittima, e quest’ultima, usando un coltello a scatto che aveva con sé.
Varcaturo, terra di violenza
Il contesto è quello di un camping frequentato da famiglie e giovani, dove la tensione è salita rapidamente dopo la lite sorta a margine della partita di calcio. Sul posto sono intervenute le forze dell’ordine, che hanno rilevato un clima di forte agitazione tra i presenti.
Non nuovo, quel litorale, alla violenza tra giovani. All’inizio del mese scorso, sulla spiaggia di un lido un giovane di 18 anni, Nicola Mirti, è stato ucciso a seguito di una lite scoppiata “per futili motivi”. Colpito da due fendenti al torace, soccorso sul posto e trasportato in ospedale, vi era deceduto poco dopo. Un episodio mortale che aveva generato poi altro caos, a causa dei familiari della vittima intervenuti in ospedale in modo plateale, provocando scene di forte tensione tra i sanitari e i pazienti.
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