Sport

Vent’anni senza Franco Scoglio

di Giovanni Vasso -


Vent’anni fa se ne andava Franco Scoglio, il “professore” del calcio. Sanguigno, travolgente: uno dei protagonisti del grande romanzo popolare della pedata italiana. A Genova, sponda rossoblù: per i seguaci del Grifone è un mito. I tifosi rossoblù lo videro in diretta: il malore che, la sera del 3 ottobre del 2005, lo portò via fu filmato in diretta tv mentre Scoglio, il “professore”, litigava furiosamente con Enrico Preziosi, all’epoca patron del club. Fatto, questo, che i genoani a Preziosi (insieme a tante altre cose, per carità) non gli hanno mai perdonato.

Vent’anni senza Franco Scoglio

Professore sul serio, mica per modo di dire. Franco Scoglio, da Lipari, era laureato in pedagogia e per un po’ ha pure insegnato. In classe. Perché, di insegnare, sul rettangolo verde non ha mai smesso. Aveva in mente un’idea di calcio e non lesinava sforzi affinché questa entrasse nella testa, spesso dura, dei suoi calciatori. Non sempre ci è riuscito. Ma quando s’è creata l’alchimia, i tifosi delle sue squadre si son divertiti. Eccome. A cominciare proprio da quelli del Genoa. Lo chiamano quando il Grifo, alla fine degli anni ’80, retrocede in B. Lui è l’uomo giusto, ma ancora non lo sa nessuno. Sarà lui a riportarla in A e a creare le basi della squadra che, qualche anno dopo e sotto la guida di un altro (grande) artigiano del calcio e cioè Osvaldo Bagnoli, arriverà a battere il Liverpool in casa sua ad Anfield Road.

Non solo frasi celebri

Siciliano, in Sicilia da allenatore ha raccolto i primi successi. A Messina, non per caso, gli hanno intitolato lo stadio in coabitazione (prestigiosissima) con San Filippo, copatrono del capoluogo peloritano. Portò il Messina in Serie B. Per restarci e, magari, puntare alla A. Cosa che accadde, seppur tanti anni più tardi. La sua carriera l’ha portato a gironzolare un po’ ovunque. Pure in Tunisia. Dove accettò l’incarico di ct della Nazionale. Nell’ennesimo ritorno a Genova, Scoglio se ne portò dietro parecchi di quei calciatori. Sempre Genova. Lui stesso lo disse: “Morirò parlando del Genoa”. Un’altra frase celebre, di quelle che facevano la felicità della Gialappa’s Band. Fu una profezia. Morì, davvero, parlando del Genoa. Franco Scoglio, vent’anni dopo la sua morte, è ancora un simbolo vero per i rossoblù. E una “figurina” del calcio che fu. Che, oltre la nostalgia in tempi grami come questi, ci ricorda che, in fondo, il calcio è una parte insostituibile di noi.


Torna alle notizie in home