Attualità

Droni contro Israele, per l’Iran la questione è chiusa

di Giorgio Brescia -


In Medio Oriente la situazione si aggrava, pioggia di droni verso Israele. La prima avvisaglia, con la Giordania che decideva di chiudere temporaneamente il suo spazio aereo a tutti i voli in arrivo, partenza e transito, mentre crescevano i timori per un possibile attacco iraniano a Israele. Poi, il via dell’attacco dell’Iran contro Israele, con decine di droni.

Il premier israeliano, subito, ha parlato al Paese. “Cittadini israeliani, negli ultimi anni, e ancor più nelle ultime settimane, Israele si sta preparando alla possibilità di un attacco diretto da parte dell’Iran. I nostri sistemi di difesa sono schierati, siamo preparati per qualsiasi scenario, sia in difesa che in attacco. Lo Stato di Israele è forte, le Idf sono forti”. Così il primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu. E subito dopo, a conferma di una svolta accelerata della situazione, l’aereo di Stato “Ala di Sion”, decollato dalla base di Nevatim, nel sud di Israele, come hanno mostrato i dati dei siti web di monitoraggio dei voli. L’aereo, costruito per il premier Benjamin Netanyahu, non era mai finora stato utilizzato ufficialmente.

Mentre i media israeliani segnalavano che due aerei decollati dalla Thailandia e diretti a Tel Aviv avevano deciso di fare rientro nell’aeroporto di partenza mentre scattava l’attacco iraniano contro Israele. E l’attacco iraniano con i droni veniva confermato prima da fonti israeliane riportate dall’emittente pubblica Kan e poi dal portavoce dell’esercito, il contrammiraglio Daniel Hagari. Che precisava: “Ci vorrà del tempo, ci vorranno delle ore prima che i droni lanciati dall’Iran entrino nel nostro spazio aereo”.

Sulla possibile risposta, l’interpretazione di fonti israeliane riportate dal giornalista di Axios Barak Ravid: “Il piano di Israele è di intercettare il maggior numero possibile di droni lanciati dall’Iran fuori dallo spazio aereo israeliano con l’aiuto degli Stati Uniti e di altri Paesi”.

Negli Usa, il presidente Joe Biden, rientrato a Washington dalla sua casa nel Delaware, dove avrebbe dovuto fermarsi fino a domani, si è riunito in serata alla Casa Bianca con il suo team per analizzare la situazione. Al vertice, anche il segretario di Stato Blinken.

Notizia dell’ultim’ora, il lancio di droni, dallo Yemen verso Israele. Lo ha riferito senza aggiungere dettagli l’emittente iraniana Press Tv, lasciando intendere un nuovo attacco contro lo Stato ebraico sferrato presumibilmente dai ribelli Houthi, alleati di Teheran.

AGGIORNAMENTO


“La questione può dirsi conclusa” con “l’azione militare” condotta dall’Iran contro Israele “sulla base dell’articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite relativo alla legittima difesa” e in “risposta all’aggressione del regime sionista contro le nostre sedi diplomatiche a Damasco”. E’ quanto scrive sul social X la missione iraniana alle Nazioni Unite.

“Tuttavia, se il regime israeliano dovesse commettere un altro errore, la risposta dell’Iran sarà notevolmente più severa”, ha proseguito la missione, chiarendo che si tratta di “un conflitto tra l’Iran e il regime canaglia israeliano dal quale gli Stati Uniti devono stare lontani”.

Il Governo italiano ribadisce la condanna agli attacchi iraniani contro Israele. La presidenza italiana del G7 ha organizzato per il primo pomeriggio di oggi una conferenza in collegamento a livello dei leader. Esprimiamo forte preoccupazione per una destabilizzazione ulteriore della regione e continuiamo a lavorare per evitarla”. Così la premier Giorgia Meloni su twitter.

“L’attacco iraniano a Israele va condannato con forza. L’impegno della comunità internazionale dev’essere tutto teso a evitare l’escalation, far cessare il fuoco e a costruire la pace in Medio Oriente. Su questo ho già sentito la presidente del Consiglio per esprimere tutta la nostra preoccupazione e offrire collaborazione nell’interesse dell’Italia”. Lo afferma in una nota la segretaria del Pd Elly Schlein.




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