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Versace per sempre: 30 anni dopo il genio vive ancora

La moda oltre la moda, un linguaggio visuale potentissimo

di Anna Tortora -


Sono passati esattamente trent’anni da quel tragico 15 luglio 1997, quando Gianni Versace fu assassinato sui gradini della sua villa a Miami Beach. Un colpo improvviso, crudele, che strappò al mondo uno degli stilisti più rivoluzionari del XX secolo. Eppure, tre decenni dopo, il nome di Gianni Versace continua a brillare come simbolo di genio creativo, libertà espressiva e culto della bellezza.

Versace, molto più di un designer

Nato a Reggio Calabria nel 1946, Versace fu molto più di un semplice designer. In pochi anni trasformò la moda in un linguaggio visivo potentissimo, capace di unire arte, architettura, classicismo e sensualità. Le sue collezioni erano vere e proprie opere teatrali, capaci di stupire, provocare e affascinare. Vestiva i corpi come se fossero statue greche rivisitate in chiave pop: audaci, scintillanti, indimenticabili.

Il suo stile, inconfondibile, ridefinì gli anni ’80 e ’90: la stampa barocca, i tessuti brillanti, l’oro, il nero, la pelle, la Medusa. Versace fu tra i primi a comprendere il potere delle celebrità nella moda: portò in passerella le top model come Naomi Campbell, Cindy Crawford, Claudia Schiffer e Linda Evangelista, trasformandole in vere e proprie dee contemporanee.

Attori e icone pop a sfilare

Ma non solo modelle. Versace fu tra i primi stilisti ad abbattere le barriere tra moda e cinema, chiamando attori e icone pop a sfilare per lui. Indimenticabile Mickey Rourke, che negli anni ’90 calcò la passerella per la maison con il suo stile ribelle e magnetico. Un’ulteriore dimostrazione del legame fortissimo tra Versace e lo star system internazionale. Fu amico personale di star come Madonna ed Elton John, contribuendo a fondere in modo rivoluzionario moda, musica e cultura pop.

Versace, che non passa di moda

La sua morte – avvenuta per mano di Andrew Cunanan, serial killer poi suicidatosi – scosse profondamente il mondo intero. Ma fu anche l’inizio di una nuova fase per la Maison Versace. Sotto la direzione della sorella Donatella, il brand ha continuato a evolversi, mantenendo intatta l’essenza visionaria e sensuale creata da Gianni.

In questi trent’anni, Versace non è mai davvero “passato di moda”. Anzi: il suo immaginario ha conosciuto una seconda vita grazie alla cultura pop, al ritorno dello stile anni ’90, e alle reinterpretazioni contemporanee. Collezioni recenti, sfilate, capsule collection e mostre hanno celebrato la sua figura, dimostrando come il suo impatto sia ancora profondamente vivo.

Nel 2025, Gianni Versace è più di un nome sulle etichette di abiti di lusso. È un simbolo eterno di libertà creativa, di identità senza compromessi, di arte applicata al corpo umano. È il ricordo indelebile di un uomo che non ha solo vestito le persone, ma le ha fatte sentire potenti, uniche, divine. Trent’anni dopo, Gianni Versace è ancora qui. Nei colori, nelle forme, negli occhi di chi crede che la moda possa cambiare il mondo.


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