“Unica via è il negoziato”, lo sa pure Trump
Meloni indica sui dazi la strada che tutti, senza ammetterlo, vogliono seguire
Non c’è altra via se non quella del negoziato, della trattativa. Lo ha detto Giorgia Meloni ma lo sa, fin troppo bene, anche Bruxelles. Che, proprio ieri, ha spedito a Washington l’ennesima “spedizione tecnica” per tentare di condurre il divo Donald a più miti consigli. Certo, poi c’è la questione della faccia. Per l’Ue, che è alle prese con un sempre montante euroscetticismo, non è mai stata così importante come adesso. Trump, che la sa lunga, aspetta le mosse degli europei. Con la faccia truce di chi è stato “derubato per decenni dagli amici”. Ma che, in realtà, non aspetta altro che di poter scrivere un altro post trionfante su Truth.
La via lunga del negoziato che vogliono tutti
Come quello che, ieri, ha pubblicato a proposito dell’accordo raggiunto con l’Indonesia. Giacarta rischiava tariffe al 32 per cento, poi la decisione di fare un po’ di spesa in America ha portato la Casa Bianca a rivedere la sua strategia. Donald, da consumato negoziatore old-fashioned, usa bastona e carta. Fa il duro e poi si ritira. La Cina, per dirne una, ha avuto ragione dell’aggressività americana e, nonostante i dazi e appena si sono riaperte le frontiere commerciali, ha piazzato l’ennesimo +5,2% di crescita economica. L’Europa, a differenza di Pechino, non ha la stessa forza. È pur vero che, per decenni, ci si è cullati sulla difesa garantita dagli americani e le materie prime energetiche acquistate dalla Russia. Ora, che è tutto cambiato, il Vecchio Continente si trova in difficoltà. Non si può che trattare…
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