Viaggi 2025, quali sono le mete (pericolose) da evitare
Viaggi 2025, quali sono le mete da evitare per le vacanze? Ecco la lista dei Paesi indicati dalla Farnesina
Con l’estate in pieno corso, molti stanno scegliendo le destinazioni per le vacanze. Ma non tutti i Paesi sono consigliati: in alcune aree del mondo la situazione geopolitica, sanitaria o climatica può rappresentare un grave rischio per la sicurezza dei turisti. Secondo le segnalazioni del portale Viaggiare Sicuri, queste sono le principali destinazioni da evitare o dove prestare la massima cautela.
La lista dei Viaggi da evitare secondo la Farnesina
Thailandia e Cambogia – I confini tra i due Paesi sono al momento chiusi, per via degli scontri recenti alla frontiera: sono iniziati il 23 luglio nelle province thailandesi di Surin e Sisaket e in seguito si sono estesi ad altre zone di confine. Si raccomanda la massima cautela, astenendosi da visite nelle zone interessate dagli scontri. Evitate le Province del sud di Yala, Narathiwat e Pattani, i Distretti di Chana, Na Thawi, Tepha e Saba Yoy (nella Provincia di Songkhla): dal 2005 vige lo stato di emergenza.
Laos e Myanmar – Cautela anche nel cosiddetto Triangolo d’oro specie in prossimità dei confini. Si suggerisce di evitare viaggi nelle zone più prossime al confine birmano, in particolare nelle province di Mae Hong Son e Tak. Evitare anche le aree più prossime al confine a est con la Cambogia, tra gli altri nella zona contesa del Tempio di Preha Vihear (Provincia di Sisaket), dove si segnala altresì la presenza di mine inesplose.
Filippine – Al momento sono in corso importanti piogge monsoniche nel Paese, in particolare in queste località: Metro Manila, Zambales, Bataan, Pampanga, Bulacan, Cavite, Batangas, Rizal, Pangasinan, Tarlac, e Occidental Mindoro.
Yemen – È assolutamente sconsigliato, nell’attuale situazione, partire per lo Yemen e viaggiare in ogni parte del Paese, inclusa l’isola di Socotra. L’Ambasciata d’Italia a Sana’a ha sospeso le proprie attività fino a nuovo avviso. Non è più possibile assicurare assistenza consolare nel Paese
Siria – La zona costiera del Paese – in particolare Jableh, Latakia e Tartous e le città di Homs e di Hama – è stata teatro di violenti scontri armati tra le Forze del governo di transizione e milizie legate al precedente regime, con molte vittime anche tra la popolazione civile. I valichi di frontiera sono aperti, ma i tempi per l’attraversamento possono essere molto lunghi, con chiusure improvvise. A Damasco e Aleppo la situazione appare stabile e non si sono registrati incidenti.
Afghanistan – è sconsigliato a qualsiasi titolo. C’è il rischio di sequestri in tutto il territorio. Si sono verificati attacchi mortali ai danni di turisti occidentali in località “turistiche”, come Bamyan. La presenza di mine nel Paese rende pericoloso spostarsi in zone rurali e montane.
Somalia – Negli ultimi due mesi il gruppo terroristico Al-Shabaab (AS) ha lanciato un’offensiva nello Stato dell’Hirshabelle, nella parte centro-meridionale della Somalia. Da fine dicembre, nello Stato federato del Puntland, è in corso una campagna militare contro il gruppo Stato Islamico in Somalia (IS-S).
Venezuela – riscontra il rischio di arresti arbitrari: si sconsigliano quindi i viaggi nel Paese, tranne che per ragioni di assoluta necessità. Per entrare in Venezuela è raccomandato non dichiarare “finalità turistiche”, qualora si intenda entrare nel Paese per andarvi a svolgere un’attività lavorativa.
Repubblica Democratica del Congo – Presenta criticità in materia di sicurezza a causa dell’instabilità politica, della presenza di gruppi armati in alcune regioni e di un alto tasso di criminalità, soprattutto a Kinshasa e nelle principali città. Si registrano episodi di furti, aggressioni e sequestri, anche ai danni di stranieri.
Guerre in corso, i Paesi da evitare
Sudan – La guerra civile scoppiata nell’aprile 2023 continua a imperversare. Il conflitto tra esercito e forze paramilitari ha paralizzato completamente il Paese. Le ambasciate operano in condizioni ridotte e il rischio per i civili è altissimo.
Haiti – Il Paese è martoriato dai gravi disordini interni, con gruppi di bande armate in azione e con il collasso delle istituzioni. L’aeroporto di Port-au-Prince è spesso inattivo e i rapimenti sono frequenti. La pericolosità è molto alta.
Gaza e Israele – A causa del conflitto ancora in corso e della crisi umanitaria nella Striscia di Gaza, il Ministero sconsiglia ogni viaggio (di qualunque natura) in quell’area. Forti tensioni anche in Cisgiordania e a Gerusalemme Est, sconsigliate.
Ucraina e Russia – L’invasione russa continua a rappresentare una minaccia concreta. Le aree orientali e meridionali del Paese sono ancora teatri di guerra. I voli internazionali sono sospesi. Le autorità italiane sconsigliano di recarsi in Russia, soprattutto per i rischi legati all’instabilità politica, alle restrizioni imposte ai cittadini occidentali e alle crescenti difficoltà nei collegamenti.
Iran – Forti tensioni interne e con l’Occidente, arresti arbitrari di cittadini stranieri e un clima repressivo rendono pericoloso viaggiare in Iran, soprattutto per chi possiede anche un passaporto europeo.
Sahel (Niger, Mali, Burkina Faso) – Colpi di Stato, terrorismo jihadista e criminalità diffusa. In queste regioni il rischio di sequestri e attacchi è elevato.
Per aggiornamenti quotidiani e dettagli sui livelli di rischio, si consiglia di consultare sempre il sito ufficiale: www.viaggiaresicuri.it.
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