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Viaggio nel mondo del vino rosé. Idee e profumi nel bicchiere

di Nicola Santini -


Il vino primaverile per eccellenza? Il rosé. Da sempre considerato un vino di tendenza, soprattutto se si parla di vini provenienti da zone altamente vocate per la produzione di rosati come la Provenza, ora anche la regione dell’Etna propone rosati versatili, freschi ed intensi per esaltare l’espressione del territorio. Oppure metodi classici che provengono da territori di eccellenza come lo Champagne, la Franciacorta o il Trento DOC. L’Identità è andata a sbirciare nelle cantine più pregiate alla scoperta dei vini rosé più interessanti. Dalla selezione di Classy Wines, due etichette di rosati fermi da non perdere. Da Aix-en-Provence nel cuore della Provenza, l’area di produzione del Vin Rosé più celebre al mondo arriva “Garance” Rosé 2023 di Chateau De La Gaude, una magnifica tenuta in tipico stile provenzale risalente al XVIII secolo, circondata da 15 ettari di vigneto a 400 mt sul livello del mare coltivati nel rispetto dell’ambiente e del suolo. Come da tradizione, un blend di uve di Grenache Noir, Cinsault, Syrah e Cabernet Sauvignon vendemmiate solo a mano, con doppia selezione delle uve, in vigna e all’arrivo in cantina. L’aspetto è rosa corallo tenue, presenta al naso intensi profumi di piccoli frutti rossi: fragola, lampone, uva spina. La mineralità apporta una buona profondità al vino. Lineare ma elegante allo stesso tempo, ottimo accompagnato a piatti di pesce, carne bianca, o aperitivi. Dalle meravigliose pendici dell’Etna nel comune di Castiglione di Sicilia a 765 metri di altitudine arriva Etna Rosato 2022 Famiglia Statella. Nel versante nord dell’Etna, il progetto vitivinicolo Famiglia Statella nasce dalla volontà del Proprietario di produrre un vino che seguisse la precisa filosofia di valorizzare l’espressione del terroir etneo attraverso la conoscenza dei vitigni autoctoni come il Nerello Mascalese e Nerello Cappuccio, le cui uve vengono raccolte a mano e vinificate anche una versione rosé, attraverso una breve macerazione di appena cinque ore per rivelare un vino di estrema finezza ed eleganza. Dalla selezione di Rinaldi 1957 alcune etichette Metodo Classico perfette per celebrare anche la Festa della Mamma, che si festeggia il 12 maggio: Rosé Mosaïque” – Champagne Jacquart: Champagne Jacquart, azienda francese nata nel 1964 dall’alleanza di tre unioni di viticoltori indipendenti focalizzati sullo Chardonnay, per produrre Champagne intensi ed equilibrati. Rosé Mosaïque è un vino che rappresenta la versione rosata del Brut Mosaique. Si tratta della cuvée più fruttata e gourmand della collezione Mosaïque. Unisce infatti la grinta dello Chardonnay alla forza delle uve nere. Un Rosé che unisce la raffinatezza dello Chardonnay, alla pienezza del Pinot Meunier e alla struttura del Pinot Noir. Rosé Mosaïque porta gli aromi di frutti di bosco, vivace al palato si caratterizza per i suoi aromi freschi ed ampi, spinto da note finali di pesca e albicocca. Grande lunghezza con mineralità e caratteri di freschezza sul finale. Dalla Franciacorta, metodo classico, un vino della cantina Santus, specializzata nella produzione di Franciacorta prodotto con una filosofia che fa del rispetto della diversità e del territorio il proprio cavallo di battaglia. I Franciacorta Santus si caratterizzano per una mineralità e complessità derivante da una vendemmia piuttosto tardiva, e il Rosé Pas Dosè non fa eccezione. Di colore rosa tenue, con note olfattive che richiamano decisamente ai descrittori caratteristici del pinot nero. Un’altra proposta metodo classico italiano, la denominazione di origine controllata “Trento” si identifica con il Trentino viticolo ed impone l’uso del metodo classico della rifermentazione in bottiglia quale unico sistema di produzione.


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