Villa Pamphilj, proseguono le indagini in attesa dell’estradizione di Kaufmann
Il rientro dell'indagato in Italia potrebbe dare le risposte sulla paternità della bambina trovata morta
Francis Kaufmann
Francis Kaufmann tornerà in Italia, probabilmente già dalla prossima settimana dopo la decisione dei giudici greci di Larissa, che hanno autorizzato l’estradizione. L’uomo, pur essendosi proclamato innocente, dopo le accuse di duplice omicidio, si è avvalso della facoltà di non rispondere e attualmente non ha ancora presentato nessun appello, contro la decisione del tribunale di Larissa.
Intanto, in Italia, gli accertamenti proseguono attraverso l’acquisizione di atti presso il Ministero della Cultura per il film (mai distribuito), ma dal quale Kaufmann, utilizzando lo pseudonimo di Rexal Ford, ottenne 863mila euro di fondi pubblici, attraverso l’utilizzo del tax credit. Il ministro Alessandro Giuli, avrebbe accompagnato personalmente la Polizia Penitenziaria arrivata presso la direzione Generale “Cinema e Audiovisivo”, nei pressi di Santa Croce in Gerusalemme a Roma.
La volontà degli inquirenti non è solo quella di comprendere se Kaufmann abbia ucciso la sua compagna Anastasia Trofimova e la piccola Andromeda di 11 mesi, ma anche seguire le dinamiche dei movimenti economici. Ancora molte le indagini da seguire in questo caso, tra cui l’individuazione del monolocale in cui la famiglia avrebbe vissuto per qualche settimana nella zona centrale della Capitale di Campo de’ Fiori senza pagare l’intero soggiorno al proprietario, come riferito dallo stesso.
Si ricerca anche la valigia che Francis Kaufmann si teme possa aver gettato nel Tevere (nella zona di Ponte Garibaldi), per cercare di eliminare gli oggetti della compagna e della bambina. L’acceleraziome delle procedure di trasferimento dell’indagato per duplice omicidio, potranno finalmente chiarire anche se lo stesso, sia o meno, il padre della piccola Andromeda, attraverso l’esame del Dna.
Torna alle notizie in home