Cronaca

Villasimius brucia, il sindaco denuncia un gesto criminale

di Francesca Petrosillo -


Il devastante incendio che ha colpito la celebre spiaggia di Punta Molentis, nel comune di Villasimius (provincia di Cagliari), sembra essere stato causato volontariamente. Ne è convinto il sindaco Luca Dessì, che in una dichiarazione pubblica ha espresso la sua indignazione, parlando di “un folle, un criminale” come responsabile dell’accaduto. “Poteva trasformarsi in una tragedia di proporzioni enormi“, ha affermato, sottolineando il pericolo che ha minacciato vite umane.

Villasimius: l’origine delle fiamme

Le fiamme si sono sviluppate con estrema rapidità, partendo dalla strada provinciale che conduce all’area di sosta non asfaltata. Da lì si sono propagate rapidamente, coinvolgendo le auto parcheggiate e rendendo necessario l’intervento dei soccorsi via mare per mettere in salvo oltre 200 persone, tra turisti e abitanti del luogo. Molti hanno vissuto momenti di puro terrore, trovandosi circondati dal fuoco e costretti a rifugiarsi in acqua.

Sergio Ghiani, presidente del Consorzio turistico di Villasimius, ha raccontato in un’intervista come “in pochissime ore il nostro litorale sia stato completamente trasformato“. Ha ricordato gli sforzi compiuti per tutelare quell’area, tra cui la limitazione degli accessi, ma ha ribadito che “contro l’azione di persone prive di scrupoli è difficile proteggersi”.

Anche la presidente della Regione Sardegna, Alessandra Todde, ha commentato con forza l’accaduto. “Le immagini arrivate da Villasimius sono sconvolgenti. Dopo gli incendi di pochi giorni fa, un’altra emergenza ci mette alla prova“, ha dichiarato. “Punta Molentis è uno dei tesori della nostra isola, ora deturpato dalle fiamme. Centinaia di veicoli bruciati, famiglie in fuga, residenti terrorizzati. Un colpo al cuore della Sardegna“.

Todde ha espresso profonda gratitudine nei confronti di chi ha operato sul campo per gestire l’emergenza, e ha ribadito l’impegno della Regione: “Non ci piegheremo davanti a chi vuole colpire la nostra terra. Intensificheremo la prevenzione e potenzieremo gli strumenti di intervento per difendere il nostro patrimonio naturale e umano“.


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