Un docufilm per ricostruire l’identità culturale di un Paese che da un anno è sotto assedio. Daniela Ropolo, presidente di 4Elements AssociAction, no profit che si riconosce negli obiettivi di Sviluppo Sostenibile dichiarati dalle Nazioni Unite, ci racconta di “Rebuilding Ukraine. Art, Music and Passion”, progetto europeo che mira a sostenere il patrimonio artistico e culturale dell’Ucraina come bene fondamentale di un Paese. Tra gli obiettivi dell’iniziativa, c’è appunto il documentario “Vira: Rebuilding Ukraine” che verrà distribuito dal prossimo aprile in tutto il mondo.
Come nasce Rebuilding ukraine?
Nasce dalla volontà di dare un contributo concreto all’Ucraina e nello specifico nella salvaguardia del suo patrimonio artistico-culturale. L’unicità di un Paese e la sua ricchezza passano anche da questi valori. L’idea nasce un mese dopo l’inizio del confitto quando abbiamo visto il post Instagram video di Vira Lyvtochenko (la violinista ucraina protagonista dell’iniziativa) suonare nella cantina di casa sua durante i bombardamenti. Un progetto internazionale con un lungo viaggio partendo dall’Ucraina e passando dalla Polonia, Germania, Austria, Rep. Cecka, Ungheria per terminare a Milano. Il tutto documentato per la realizzazione di un film dal Titolo “VIRA – Rebuilding Ukraine“ che verrà distribuito da Aprile in tutto il mondo ed i ricavi andranno totalmente destinati al Progetto.
Nasce dalla volontà di dare un contributo concreto all’Ucraina e nello specifico nella salvaguardia del suo patrimonio artistico-culturale. L’unicità di un Paese e la sua ricchezza passano anche da questi valori. L’idea nasce un mese dopo l’inizio del confitto quando abbiamo visto il post Instagram video di Vira Lyvtochenko (la violinista ucraina protagonista dell’iniziativa) suonare nella cantina di casa sua durante i bombardamenti. Un progetto internazionale con un lungo viaggio partendo dall’Ucraina e passando dalla Polonia, Germania, Austria, Rep. Cecka, Ungheria per terminare a Milano. Il tutto documentato per la realizzazione di un film dal Titolo “VIRA – Rebuilding Ukraine“ che verrà distribuito da Aprile in tutto il mondo ed i ricavi andranno totalmente destinati al Progetto.
Chi ti piacerebbe coinvolgere all’interno del progetto?
Stakeholder in generale, cioè coloro che sono in grado di fornire un contributo fattivo al progetto sia partner pubblici e/o privati sia Istituzioni in grado di ampliarne la risonanza e il suo risvolto sociale.
Stakeholder in generale, cioè coloro che sono in grado di fornire un contributo fattivo al progetto sia partner pubblici e/o privati sia Istituzioni in grado di ampliarne la risonanza e il suo risvolto sociale.
Il 10 marzo, a Milano, è prevista un’iniziativa a sostegno del progetto…
Ci sarà un concerto e charity dinner con l’obiettivo di raccogliere fondi per il College musicale di Kharkiv. Sarà un momento molto importante dove Vira Lyvtochenko e il suo violino si presenteranno pubblicamente dopo aver viaggiato per 30 giorni attraversando le principali capitali europee per incontrare i connazionali, condividere le emozioni, le paure e le speranze sostenute dalla forza e dal linguaggio universale della musica. Presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci il 10 marzo Vira, come Ambasciatrice di Pace, sarà a Milano per condividere la sua musica e le sue emozioni ma soprattutto per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione del College Musicale di Kharkiv, profondamente bombardato. Il college è un’istituzione nel Paese soprattutto per il suo metodo d’insegnamento innovativo è rappresenta un valore per la cultura ucraina e soprattutto per i giovani, affinchè possano continuare a coltivare i loro sogni e i loro talenti.
Ci sarà un concerto e charity dinner con l’obiettivo di raccogliere fondi per il College musicale di Kharkiv. Sarà un momento molto importante dove Vira Lyvtochenko e il suo violino si presenteranno pubblicamente dopo aver viaggiato per 30 giorni attraversando le principali capitali europee per incontrare i connazionali, condividere le emozioni, le paure e le speranze sostenute dalla forza e dal linguaggio universale della musica. Presso il Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci il 10 marzo Vira, come Ambasciatrice di Pace, sarà a Milano per condividere la sua musica e le sue emozioni ma soprattutto per raccogliere fondi destinati alla ricostruzione del College Musicale di Kharkiv, profondamente bombardato. Il college è un’istituzione nel Paese soprattutto per il suo metodo d’insegnamento innovativo è rappresenta un valore per la cultura ucraina e soprattutto per i giovani, affinchè possano continuare a coltivare i loro sogni e i loro talenti.
Quali sono le soddisfazioni più importanti, dal punto di vista umano e professionale, che ti ha regalato il progetto?
Sono Presidente di 4Elements ma sono anche responsabile dello Sviluppo di Progetti di sostenibilità nel Gruppo CNH Industrial da quasi 20 anni. Lavorare a contatto con realtà complesse e con popoli messi quotidianamente a dura prova è il mio mestiere. Tuttavia, in questo progetto sono stata particolarmente colpita dalla dignità e della forza del popolo ucraino. La capacità di “stringere i denti”, di credere in un futuro migliore, di non lasciare troppo spazio alle lamentele sono i tratti che forse meglio, a mio parere, identificano questo popolo. Spesso osserviamo le situazioni indossando i nostri occhiali, perdendo quindi molte sfumature. In questo caso ho provato a indossare gli occhiali giusti, gli occhiali del popolo ucraino e credo sinceramente che il contatto diretto con Vira, come portavoce del suo popolo, mi abbiano arricchito profondamente cogliendo quelle sfumature e quelle frasi “non dette” che si percepiscono solo con il contatto umano.
Sono Presidente di 4Elements ma sono anche responsabile dello Sviluppo di Progetti di sostenibilità nel Gruppo CNH Industrial da quasi 20 anni. Lavorare a contatto con realtà complesse e con popoli messi quotidianamente a dura prova è il mio mestiere. Tuttavia, in questo progetto sono stata particolarmente colpita dalla dignità e della forza del popolo ucraino. La capacità di “stringere i denti”, di credere in un futuro migliore, di non lasciare troppo spazio alle lamentele sono i tratti che forse meglio, a mio parere, identificano questo popolo. Spesso osserviamo le situazioni indossando i nostri occhiali, perdendo quindi molte sfumature. In questo caso ho provato a indossare gli occhiali giusti, gli occhiali del popolo ucraino e credo sinceramente che il contatto diretto con Vira, come portavoce del suo popolo, mi abbiano arricchito profondamente cogliendo quelle sfumature e quelle frasi “non dette” che si percepiscono solo con il contatto umano.
Quale vorresti fosse il prossimo step di Rebuilding Ukraine. Art, music and passion?
Vorrei che continuasse, che con concerti e momenti di incontro si possa continuare a essere vicini e di supporto, ai giovani, alla musica e alle tradizioni locali. Mi rendo conto che rispetto ai grandi aiuti internazionali questo progetto sia una piccola goccia nel mare.
Vorrei che continuasse, che con concerti e momenti di incontro si possa continuare a essere vicini e di supporto, ai giovani, alla musica e alle tradizioni locali. Mi rendo conto che rispetto ai grandi aiuti internazionali questo progetto sia una piccola goccia nel mare.