Virtute, nello spazio con il tricolore dell’innovazione
Volare nello spazio senza essere necessariamente un astronauta di professione non sarà più un sogno proibito. Anche se difficilmente sarà low cost. Lo ha dimostrato la missione VIRTUTE-1 (Volo Italiano per la Ricerca e la Tecnologia sUborbiTalE) che nel pomeriggio italiano di giovedì è decollata dallo Spaceport America di Virgin Galactic nel New Mexico per portare nello spazio un pool di ricercatori, uno dei primi equipaggi non convenzionali da quando l’uomo ha deciso di uscire dai confini naturali del pianeta.
Un volo contraddistinto anche dall’etichetta tricolore: l’equipaggio di ‘turisti spaziali’ era composto infatti dal Colonello Walter Villadei e dal Tenente Colonnello Angelo Landolfi dell’Aeronautica Militare Italiana, e da Pantaleone Carlucci, ingegnere e ricercatore del Cnr. Con loro nella navetta Vss Unity un altro italiano, il pilota Nicola Pecile di Udine, unico collaudatore del nostro Paese finora selezionato dalla Virgin Galactic e poi il comandante Mike Masucci con l’istruttore degli astronauti Colin Bennett.
Compito dei viaggiatori, in questa speciale occasione, quello di portare a termine tredici esperimenti scientifici – in condizioni di microgravità – relativi a medicina, materiali avanzati, fisica dei fluidi, fisiologia. I progetti di ricerca sono stati coordinati dall’Istituto di Medicina Aerospaziale dell’Aeronautica Militare (IMAS) di Milano; dall’Ospedale Maggiore Policlinico e l’Università degli Studi di Milano; dal Dipartimento di Ingegneria Industriale e Scienze Matematiche della Facoltà di Ingegneria dell’Università Politecnica delle Marche. Le informazioni acquisite forniranno dati utili per la ricerca scientifica applicabile, oltre che al settore tecnologico, a quello medico.
Il programma di volo si è svolto senza particolari problemi. La navicella decollata dallo Spaceport America è stata portata fino alla quota di circa 15 chilometri da White Knight Two, l’aereo madre che l’ha poi rilasciata per farle proseguire il suo viaggio fino alla quota di circa 80 chilometri. Il rientro è avvenuto dopo circa 75 minuti, con un leggero anticipo rispetto al previsto.
Quella di giovedì è stata la seconda missione completata con successo in meno di due mesi da Virgin Galactic e chiude un percorso sperimentale sull’affidabilità del progetto della Compagnia che consentirà il prossimo agosto il lancio della seconda missione Galactic 02, un volo spaziale commerciale per astronauti privati. In seguito, con cadenza mensile, l’azienda avvierà ulteriori voli commerciali nello spazio e decreterà ufficialmente l’avvio dell’era dei viaggi nello spazio.
“Inauguriamo oggi una nuova era di accesso ripetibile e affidabile allo spazio per passeggeri e ricercatori privati” ha dichiarato a fine giornata Michael Colglazier, ceo di Virgin Galactic dando appuntamento ad agosto per il primo volo con astronauti privati mentre il Colonnello Walter Villadei sottolineava l’eccezionalità del primo volo suborbitale commerciale di ricerca in Italia. “Si tratta di un risultato reso possibile grazie alla lunga collaborazione tra l’Aeronautica Militare e il Consiglio Nazionale delle Ricerche – ha spiegato – Nell’anno del centenario di entrambe le istituzioni italiane, voliamo verso il punto più alto della nostra storia. Questa collaborazione innovativa proietta l’Italia nella nuova era del volo spaziale commerciale come apripista, promuovendo l’innovazione e aprendo la strada a ulteriori miglioramenti tecnologici in questo dominio strategico”.
(Antonio Del Piano)
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