Waltz lascia la Casa Bianca: sarà ambasciatore all’Onu
epa12068717 National Security Advisor Mike Waltz listens during a cabinet meeting held by President Donald Trump in the Cabinet Room of the White House in Washington, DC, USA, 30 April 2025 (issued 02 May 2025). US President Donald Trump removed Waltz from his position of National Security Advisor on 01 May 2025, and will nominate him for US Ambasador to the United Nations, according to a statement made by Trump posted to the Truth social media platform. EPA/Ken Cedeno / POOL
Mike Waltz lascia l’incarico alla Casa Bianca. Non sarà più consigliere per la sicurezza nazionale ma, con una decisione dell’ultimo minuto rispetto ai piani originari, sarà “dirottato” alle Nazioni Unite come ambasciatore all’Onu. L’annuncio del forfait era stato dato su Truth dal presidente Donald Trump che in un post pubblicato su Truth ha affermato: “Sono lieto di annunciare che nominerò Mike Waltz prossimo ambasciatore degli Stati Uniti alle Nazioni Unite a ricoprire il ruolo di Consigliere per la sicurezza nazionale, mantenendo la sua forte leadership al Dipartimento di Stato”. Negli States il dibattito è tutto teso a ricostruire le fasi che hanno portato al processo al termine del quale Waltz ha deciso di lasciare la Casa Bianca. Il tema fondamentale è quello delle chat, lo scandalo Signa quando piani di guerra altamente riservati furono postati all’interno di discussioni e canali della piattaforma social. A disposizione di persone, come il direttore di The Atlantic, che non avrebbero dovuto avere accesso a documenti così delicati. La notizia, immediatamente, fece il giro del mondo. I piani riguardavano lo scenario mediorientale, in particolare il contrasto ai ribelli Houthi, fronte a cui l’America di Trump si sta dedicando con energia. Ma, stando a quanto riporta Cbs, a far precipitare la situazione sarebbe stato anche un clima di scontro nello staff presidenziale con gli altri consiglieri del presidente.
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