Washington teme che Netanyahu riprenda la guerra Gaza
L'indiscrezione è stata riportata dal New York Times
Secondo quanto riportato dal New York Times, negli Stati Uniti cresce l’allarme per la possibile intenzione di Netanyahu di riprendere la guerra a Gaza. Ciò comporterebbe la fine anticipata del cessate il fuoco mediato dal presidente americano Donald Trump. Funzionari dell’amministrazione USA, citati dal quotidiano, temono che il premier israeliano Benjamin Netanyahu possa sabotare il fragile accordo di pace per riavviare le operazioni militari contro Hamas.
La visita di Vance a Tel Aviv
Le preoccupazioni americane emergono mentre una delegazione di alto livello è in visita in Israele. Il vicepresidente J.D. Vance, insieme agli inviati speciali Steve Witkoff e Jared Kushner, avrebbe ricevuto il compito di esercitare pressioni su Netanyahu affinché non comprometta il cessate il fuoco. L’obiettivo è dissuadere il governo israeliano e lo stesso Netanyahu da una ripresa della guerra a Gaza, che potrebbe destabilizzare ulteriormente la regione e mettere a rischio gli equilibri diplomatici raggiunti con fatica. Secondo le fonti citate dal New York Times, l’amministrazione Trump teme che il premier israeliano possa agire in modo indipendente, approfittando della debolezza politica interna e delle tensioni con le fazioni più radicali del suo elettorato. Una rottura dell’accordo rischierebbe inoltre di incrinare i rapporti strategici tra Washington e Tel Aviv.
L’aiuto della Turchia per recuperare i corpi degli ostaggi israeliani
Oltretutto, in una fase in cui gli Stati Uniti stanno cercando di consolidare alleanze nel Medio Oriente per contrastare le influenze regionali concorrenti. Parallelamente, sono in corso negoziati con la Turchia per l’invio di una squadra specializzata destinata a collaborare nelle ricerche dei corpi degli ostaggi israeliani scomparsi a Gaza. Hamas avrebbe dichiarato di non riuscire a localizzarli, complicando ulteriormente il quadro umanitario e aumentando la pressione sull’accordo. Il fragile equilibrio raggiunto dipende ora dalla capacità del governo israeliano di mantenere gli impegni. Tuttavia, lo scenario che Netanyahu riprenda la guerra a Gaza rimane concreto. E alimenta il timore di una nuova fase di escalation militare nel cuore del conflitto israelo-palestinese.
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