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Da un Doge all’altro: Zaia incorona Stefani

Il passaggio di consegne a Fieracavalli: "Gli porto il mio 70% di consensi"

di Cristiana Flaminio -


Il Re, anzi il Doge, Luca Zaia incorona il suo successore Alberto Stefani. A Verona, il governatore uscente ha indicato, anche pubblicamente, in Stefani chi raccoglierà, insieme alla poltrona, anche l’eredità politica e amministrativa in Veneto. Il Doge trevigiano lascia e affida l’anello che fu suo e per il quale s’imbarcò nella battaglia, persa, del terzo mandato al “bravo ragazzo” Alberto Stefani. Invece che a Venezia, Zaia ha proceduto all’incoronazione a Verona, alla Fieracavalli. E dovrà trottare, eccome, Stefani per confermarsi, se sarà eletto, all’altezza delle previsioni della vigilia che lo danno sicuro vincente.

Zaia incorona Stefani

“Faccio il mio dovere e aiuto volentieri la corsa di Alberto Stefani, che è un bravo ragazzo e che saprà farsi valere”, ha sentenziato il Doge Zaia. Che ha aggiunto: “Il fatto che io abbia un consenso che superi il 70% è chiaro ed è quello che mi ha impedito di correre e penso che sia fondamentale che il presidente uscente porti il suo consenso in dote”. Un anello, quello che Zaia affida a Stefani, più pesante di quello che Bilbo Baggings affidò al nipote Frodo. Una sfida importante. Quella per la successione a Palazzo Balbi: un’epoca è finita, almeno sulle schede elettorali, ma lo spartito rimarrà quello.

Primo obiettivo: autonomia

Zaia passa la mano ma non ha mica rinunciato a segnare orizzonti, obiettivi e traguardi: Stefani, col taccuino aperto, dovrà segnare tutto. A cominciare dall’autonomia. Per Zaia, intervenuto ieri a Selecting Italy: “Il Veneto è una piattaforma naturale per chi vuole investire in Europa, mettiamo a disposizione un’infrastruttura strategica: tre aeroporti internazionali, il porto di Venezia tra i principali del Mediterraneo, alta velocità in espansione e una Zls da 4.600 ettari tra Venezia e Rovigo. Le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 certificano l’affidabilità del territorio”. Per questo, ha sottolineato il Doge: “Vogliamo la piena attuazione dell’autonomia per dare ulteriore forza alla nuova legge regionale sugli investimenti. In Veneto offriamo semplificazione, autorizzazione unica e certezza dei tempi: è questo il nostro biglietto da visita per chi vuole fare impresa con efficienza e visione”.


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