Esteri

Zelensky annuncia un maxi scambio tra Ucraina e Stati Uniti

Le coscrizioni forzate ucraine creano un caso diplomatico con l'Ungheria

di Ernesto Ferrante -


La Russia ha restituito all’Ucraina le salme di mille soldati, in base a quanto concordato durante i colloqui ad Istanbul. A dare la notizia, successivamente confermata dagli ucraini, è stato il capo negoziatore russo, Vladimir Medinsky. In cambio, la controparte ha restituito i corpi di 19 militari russi, ha aggiunto Medinsky, denunciando che gli ucraini in tutto hanno riconsegnato meno di cento soldati caduti.

La compravendita tra Ucraina e Usa

Il presidente Donald Trump e il presidente ucraino Volodymyr Zelensky stanno valutando un accordo che prevede l’acquisto da parte di Washington di droni ucraini in cambio di armi statunitensi, che farebbero il percorso opposto. Della compravendita ha parlato lo stesso Zelensky in un’intervista al New York Post.

La Germania non è a conoscenza di eventuali consegne in corso del sistema di difesa missilistica Patriot all’Ucraina. “Non posso confermare che sia attualmente in arrivo qualcosa. Non ne sono a conoscenza”, ha fatto sapere un portavoce del ministero della Difesa tedesco in conferenza stampa.

La portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, ha affermato che Mosca considera l’idea della cosiddetta “coalizione dei volenterosi” sulle “forze multinazionali” nel territorio ucraino, come una preparazione a un intervento vero e proprio, che renderebbe tali “forze” un “obiettivo legittimo” per la Russia.

Esplode il caso delle coscrizioni violente

Si moltiplicano in Ucraina gli episodi di insofferenza alle coscrizioni. Una recluta ha ucciso a colpi d’arma da fuoco due istruttori in un centro di addestramento nel nord del Paese. Il cadetto è stato arrestato e rischia fino a 15 anni di carcere.

L’Ungheria ha vietato l’ingresso nel suo territorio a tre alti ufficiali ucraini, responsabili di “coscrizioni militari forzate”. A renderlo noto è stato il ministro degli Affari Esteri e del Commercio ungherese Peter Szijjarto. Budapest ha inoltre formalmente richiesto all’Unione Europea di inserire i tre individui nella sua lista di sanzioni. La decisione segue la morte di Jozsef Sebestyen, un 45enne di etnia ungherese originario della regione ucraina della Transcarpazia, presumibilmente picchiato a morte da reclutatori ucraini. Szijjarto ha osservato che i rapporti del Consiglio d’Europa confermano l’uso di “violenza e tortura” nel corso di tali attività.

Il parlamento ucraino, dopo avere approvato la nomina di Yulia Svyrydenko a nuova premier, ha votato a favore anche di 13 nuovi ministri.


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