Politica

Zinga chiede il conto a Elly: il volto nuovo è il Gd Pacelli

di Edoardo Sirignano -


Il conto di Zinga. Elly dovrà rispondere certamente a Nicolone per la composizione della segreteria che prenderà il testimone del vertice lettiano. I nomi di peso per il nuovo gotha del Nazareno sarebbero arrivati proprio dall’ex governatore del Lazio, in cerca di riscatto, dopo essere stato cacciato da quelle mozioni che all’ultima contesa hanno sostenuto Bonaccini. Un profilo in corsa per le poltrone che contano, ad esempio, è quello di Marta Bonafoni. La consigliera regionale romana, dopo aver guidato la lista civica dell’ex presidente, potrebbe lasciare il palazzone di vetro della Cristoforo Colombo per un incarico politico. La strategia sarebbe quella di mettersi in mostra in vista delle europee, ormai sempre più vicine, per andare poi verso Bruxelles, magari proprio in tandem col fratello del commissario Montalbano. Quest’ultimo, d’altronde, dicono i suoi, sembra essere resuscitato dopo la vittoria di Schlein su Bonaccini. Su tale binario prende quota pure l’ipotesi Andrea Pacella. Il leader dei Giovani Democratici piemontesi è più di un fedelissimo per Zinga. Considerando la sua esperienza, sia dentro che fuori il partito, sarebbe un profilo su cui si potrebbero trovare facilmente anche altre correnti, come quella degli orlandiani.
A sponsorizzarlo, poi, ci sarebbe una tale Chiara Gribaudo, la quale, secondo gli ultimi rumors, sarebbe addirittura in corsa per diventare la vice. La scelta della deputata di abbandonare i Giovani Turchi di Orfini, tra i primi tifosi del governatore dell’Emilia, per sposare la causa del volto rosa del mondo Lgbt potrebbe essere premiata da chi ha vinto. Nella campagna, d’altronde, ha già coordinato i comitati della mozione.
A contendergli la poltrona, però, ci sarebbe il suo compagno di viaggio Marco Furfaro, il quale si potrebbe accontentare di fare stavolta il semplice coordinatore. Detto ciò, starebbe chiamando continuamente il suo ex amico Zingaretti per avere una raccomandazione in ottica segreteria. Dopo le interviste rilasciate al Corsera e a Repubblica, per gli amici di sempre, si sarebbe ringalluzzito. Un premio potrebbe essere dato pure a Chiara Braga. L’ex responsabile ambiente dem ha lasciato i suoi ex amici renziani per cantare Bella Ciao. Ecco perché in un partito, che si candida a essere sempre più ecologista, gli si potrebbe dare una delega di peso, come quella al Lavoro. In fila, c’è, poi, il napoletano Marco Sarracino. Quest’ultimo, per i conoscitori dei palazzi, vorrebbe il delicato compito dell’organizzazione.
Una cosa è certa, l’exploit di Schlein nel capoluogo partenopeo non può essere ignorato da chi si occupa della spartizione dei pani e dei pesci. Elly dovrebbe premiare pure chi ha creduto in lei quando ancora non aveva neanche pensato di correre per il Nazareno, come l’amico di sempre Alessandro Zan, da cui prende nome la legge sui diritti civili e che quindi sarebbe in pole per i diritti e Mattia Santori, con cui l’anti Meloni ha condiviso l’esperienza delle sardine, il quale chiederebbe semplicemente un titolo per motivare la sua promozione nelle stanze che contano. Per quanto concerne l’economia il nome più gettonato è quello di Antonio Misiani. Il senatore, d’altronde, è il responsabile Finanze del partito a Palazzo Madama. Beatrice Covassi, l’unica europarlamentare che ha creduto in Schlein, potrebbe prendere le redini dei dem a Bruxelles (l’attuale capo delegazione in Europa è Brando Benifei, tra i primi sponsor di Bonaccini), mentre Michela Di Biase, moglie di Franceschini, potrebbe sostituire Debora Serracchiani alla guida dei deputati rossi.
La nuova segretaria, d’altronde, non può fare un passo senza i placet dell’ex padrone della Margherita. C’è, infine, da risolvere il nodo Francesco Boccia. L’ex ministro, certamente, non si accontenterà dell’ultima poltrona rimasta disponibile.


Torna alle notizie in home