Il dragoncello – Memorie Aromatiche
DRAGONCELLO
ORIGINE
Il dragoncello (Artemisia dracunculus) è una pianta perenne aromatica appartenente alla famiglia delle Asteraceae, originaria dell’Asia centrale, probabilmente della Siberia meridionale o della Mongolia. È imparentato con l’artemisia e noto fin dall’antichità per le sue proprietà medicinali e culinarie.
Fu introdotto in Europa intorno al XIV secolo, forse dagli Arabi o dai Crociati.
- Il nome e la tradizione popolare lo collegano alla protezione dai morsi dei serpenti e dei draghi: veniva piantato nei giardini monastici per proteggere la casa da spiriti maligni, serpenti e malattie.
- In Francia divenne un ingrediente nobile, base dell’aceto aromatizzato “à l’estragon”, divenendo parte integrante della cucina classica francese.
- In medicina popolare, veniva utilizzato per stimolare l’appetito e come rimedio contro l’insonnia.
ETIMOLOGIA DEL NOME
Il nome “dragoncello” deriva dal latino medievale dracunculus, diminutivo di draco = “drago”, che indica sia la forma serpeggiante delle sue radici, sia la sua antica fama di pianta magica contro i veleni.
Nomi simili si trovano in molte lingue: estragon (francese), tarragon (inglese), tutti con riferimento al piccolo drago.
EFFETTI BENEFICI SULLA SALUTE
Il dragoncello è ricco di oli essenziali (estragolo, ocimene), flavonoidi, acido caffeico, vitamine A, C e del gruppo B. È noto per le sue proprietà stimolanti, carminative, antispasmodiche e antisettiche.
Proprietà principali:
- Digestivo e carminativo
Migliora la digestione, riduce gonfiore, gas e crampi addominali. - Stimolante dell’appetito
Utile in caso di inappetenza, convalescenza, anemia. - Antinfiammatorio e antisettico
Ha effetto disinfettante per la bocca e il cavo orale. - Sedativo naturale
In infuso, favorisce il sonno leggero e il rilassamento muscolare. - Regolatore mestruale
Utilizzato in erboristeria per lenire i dolori mestruali.
Usi consigliati:
- Infuso delle foglie: per digestioni lente o tensioni nervose.
- Tintura madre (sotto controllo professionale): come tonico digestivo.
- Uso culinario (fresco o secco): nei piatti a base di uova, pesce, pollame, per insaporire aceti e burri aromatizzati.
- Collutori naturali o decotti leggeri: per afte e gengive irritate.
CONTROINDICAZIONI
- L’olio essenziale contiene estragolo, potenzialmente tossico in grandi quantità: va evitato in gravidanza e allattamento, e mai usato puro.
- Il dragoncello non è indicato per chi ha patologie epatiche croniche o assume farmaci metabolizzati dal fegato.
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