Esteri

Gaza, Sinwar non è morto. Tutti gli ospedali del nord della Striscia sono fuori servizio

di Ernesto Ferrante -


Zakaria Sinwar è ancora vivo. Contrariamente a quanto comunicato in un primo momento, l’uomo, professore di storia moderna e contemporanea all’Università Islamica di Gaza e fratello di Yahya e Muhammad Sinwar, non è morto la notte scorsa nel raid a Nuseirat, nella parte centrale della Striscia. Secondo il media arabo “Roya News”, Sinwar è in terapia intensiva e versa in condizioni critiche. Sono invece rimasti uccisi tre dei suoi figli, colpiti nel raid sulla tenda in cui stavano.

Tutti gli ospedali pubblici situati nel nord del territorio della Striscia di Gaza sono “fuori servizio” dopo che le forze israeliane hanno assediato l’ospedale indonesiano. A dichiararlo è stato il ministero della Salute della Striscia di Gaza.

“L’occupazione israeliana ha intensificato l’assedio con un intenso fuoco intorno all’ospedale indonesiano e alle sue vicinanze, impedendo l’arrivo di pazienti, personale medico e rifornimenti, e costringendo di fatto l’ospedale a chiudere – ha denunciato il ministero – Tutti gli ospedali pubblici nel governatorato di Gaza settentrionale sono ora fuori servizio”.

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annunciato per la prima volta che il team negoziale a Doha ha discusso della possibilità di un rilascio di tutti i rapiti.

“Il team, ha reso noto l’ufficio di Netanyahu, sta lavorando per esaurire ogni possibilità di un accordo, sia secondo il piano Witkoff sia come parte della fine dei combattimenti, compreso il rilascio di tutti gli ostaggi, l’esilio dei terroristi di Hamas e la smilitarizzazione della Striscia di Gaza”.

“Sotto la direzione del Primo Ministro, anche in questo momento, il team negoziale a Doha sta lavorando per esaurire ogni possibilità di accordo, sia secondo lo schema Witkoff, sia nell’ambito di una fine della guerra, che includerebbe il rilascio di tutti gli ostaggi, l’esilio dei terroristi di Hamas e il disarmo della Striscia di Gaza. Grazie alla politica di pressione militare e diplomatica, il governo è finora riuscito a riportare a casa 197 ostaggi e sta facendo tutto il possibile per restituire i 58 prigionieri rimasti”, si legge ancora.

Delle sofferenze della popolazione di Gaza ha parlato Papa Leone XIV. “Non possiamo dimenticare i fratelli e le sorelle che soffrono a causa delle guerre: a Gaza, i bambini, le bambine, gli anziani ridotti alla fame”, ha ammonito Prevost prima di guidare il Regina Coeli in Piazza San Pietro.


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