L’alta moda torna a Roma con la mostra di Dolce&Gabbana
“Dal Cuore alle Mani”, la mostra di Dolce&Gabbana aperta a Roma dal 14 maggio al 13 agosto 2025
Quattordici sale, oltre duemila metri quadrati di esposizione e un parere unanime: questa è una mostra spettacolo che farà sognare e pronunciare l’esclamazione “wow” anche allo spettatore più scettico! La mostra dal Cuore alle Mani ci prende letteralmente in tutti i sensi: è emozione visiva, sonora e olfattiva. L’istallazione a gradini bianca dove sono collocati diversi manichini con abiti iconici ricorda l’Altare della Patria. Si passa da una cappa in lurex ricamata finemente con elementi tubolari in raso di seta a un kimono in doppio raso lavorato anche con cristalli per omaggiare le ceramiche di Grottaglie. I ricami sembrano dipinti, addirittura fotografie di vita reale. Un abito è ispirato alla cassata, il famoso dolce siciliano, un altro ancora rotea in cima al palco, al cui interno vengono proiettati video delle sfilate degli stilisti, con l’immagine del Colosseo sulla gonna. Questo vero e proprio monumento alla moda è accompagnato da una serie di quadri raffiguranti Anh Duong; l’artista si autoritrae in diverse vesti indossando abiti e gioielli dell’alta moda di Dolce & Gabbana. Il suo viaggio spirituale tra essenza interiore e apparire esteriore avviene mediante il richiamo a varie città italiane. Le stanze si susseguono poi in un vortice di sapori sensoriali: il rumore di vetri rotti accompagna la sala che omaggia con i suoi specchi, cristalli e lampadari gli abiti ispirati all’arte vetraria di Venezia. L’atmosfera del film Il Gattopardo si respira invece tra velluti, rosari, guanti e il colore nero emblematico della maison. Dal nero alle tinte variegate della tradizione siciliana con ceramiche e carretti. Qui ampi abiti con corsetti si accompagnano a copricapi di piume ispirati ai pennacchi dei cavalli dei carri siciliani. Dalla pluralità di colorazioni veniamo catapultati successivamente alla visione del colore unico: il bianco. Abiti candidi ispirati al barocco che sembrano sculture. I tessuti sono decorati in modo da ricordare gli stucchi degli interni dei palazzi più eleganti . Per dare un effetto tridimensionale le figure barocche sono state lavorate con crine di cavallo e ovatta e poi ricoperte di duchesse e mikado. Dalla luce pura si arriva al buio cupo della sala dedicata alla devozione. Sembra di stare in chiesa in prossimità dell’altare. Al centro il sacro cuore, icona particolarmente cara agli stilisti, spesso ricamata su abiti e borse nonché sul flacone del profumo Devotion. E poi ci immergiamo nell’Opera, strumento che offre l’opportunità a Domenico Dolce e Stefano Gabbana di sviluppare il tema della passione. Qui i vestiti sono allestiti attorno ad una tavola imbandita quale inno alla convivialità. Il visitatore ha inoltre la possibilità di sbirciare il luogo più sacro e segreto di una casa di moda: la sartoria. Si passa dal lavoro manuale tradizionale all’uso di tecniche innovative come quella chiamata collage che permette di trasporre sull’abito immagini naturali e opere d’arte. Nello spazio dedicato alla divinità in sogno l’uomo di carne e ossa mostra anche la sua natura divina. Qui gli abiti sono influenzati dalle figure mitologiche e indossati da manichini collocati su gradini di un edificio che rievoca il Tempio della Concordia ad Agrigento. E poi borse, gioielli, scarpe, corsetti che fanno pensare alla figura dello stilista come a quella dell’ architetto che dal disegno passa all’opera e poi si avvale dell’aiuto di decoratori e pittori. E’ possibile ammirare anche i creatori di moda all’opera nel video di Giuseppe Tornatore. Si esce dalla mostra con la sensazione di aver fatto parte del sogno rappresentato dalla casa di moda. Dal cuore alle mani di Domenico Dolce e Stefano Gabbana al cuore e agli occhi degli spettatori.
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