Esteri

Report e monito sul servizio d’intelligence estero russo

di Anna Germoni -


Il servizio di intelligence estero russo, il 16 giugno ha diramato una nota apparsa sul suo sito. Ora non appare più visibile. Erede del Kgb, l’SVR che si occupa di controspionaggio e intelligence sulle minacce provenienti da altri paesi, riferisce che, secondo le informazioni ricevute “il regime di Zelensky, nel contesto dei crescenti problemi delle forze Armate ucraine al fronte e dell’esaurimento morale della società ucraina nelle retrovie, intende intensificare le attività di sabotaggio e terrorismo contro la Russia”.

Stando al report, lo SBU, servizio di sicurezza dell’ Ucraina, insieme alla direzione centrale di intelligence del ministero della Difesa ucraino (GUR MO) “sono stati incaricati, in collaborazione con i servizi segreti europei, di intensificare la preparazione di una serie di nuove sanguinose provocazioni”.

La nota degli 007 russi evidenzia che è “stata instaurata una stretta cooperazione tra i servizi speciali ucraini e i servizi segreti britannici” aggiungendo che “le azioni sovversive vengono solitamente condotte secondo lo stesso schema. La parte britannica, impegnata nello sviluppo e nel supporto operativo delle operazioni, e gli esecutori diretti sono spesso dipendenti dello SBU o della direzione centrale di intelligence presso la Difesa ucraina e loro agenti. Tale meccanismo è stato utilizzato, in particolare, nell’organizzazione dei recenti attacchi terroristici alla ferrovia nelle regioni di Bryansk e Kursk, nonché degli attacchi agli aeroporti delle forze aerospaziali russe del 1° giugno di quest’anno”.

L’intelligence russa, nel comunicato stampa, dichiara di aver informazioni dettagliate e precise sul tandem terroristico britannico-ucraino che sta preparando nuovi atti di sabotaggio. Gli obiettivi principali di tale attività sovversiva sono l’escalation del conflitto ucraino, l’interruzione del processo negoziale russo-americano e la convinzione della Casa Bianca della necessità di continuare a fornire aiuti militari su vasta scala a Kiev”.

Si legge ancora, “attualmente, gli ucraini, insieme agli inglesi, stanno preparando delle provocazioni nel Mar Baltico. Uno degli scenari prevede un presunto attacco con siluri russi contro una nave della Marina statunitense. I siluri, di fabbricazione sovietica/russa, sono già stati consegnati dalla parte ucraina agli inglesi”. Il presagio annunciato dal servizio di intelligence russo prevede che alcuni di questi soliti possano esplodere a distanza di sicurezza della nave statunitense, mentre uno non funzionerà e verrà presentato al pubblico come prova delle ‘attività illecite’ della Russia. Le forze di sicurezza ucraine sono pronte ad assumersi l’esecuzione del piano.

Un altro scenario ucraino-britannico, in cui si lancia da parte russa il warming, ovvero l’allerta consisterebbe che, “insieme a complici provenienti dai paesi del Nord Europa, vengano recuperate accidentalmente mine di fabbricazione russa ormeggiate nel Mar Baltico, presumibilmente posizionate a scopo di sabotaggio sulla rotta marittima internazionale”. Kiev, stando a questa dichiarazione, sarebbe citando le parole dell’ intelligence russa per la ‘perfida Albione’, “l’esecutrice ideale di vili provocazioni e attacchi terroristici, pronta a fare il lavoro sporco con gioia”. Infine l’SVR lancia un messaggio e monito esplicito, “i segreti diventano presto chiari, soprattutto quando i guerrafondai professionisti cercano di giocare con le maggiori potenze nucleari”.


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