Attualità

L’America Party di Musk: cosa può succedere

La mossa è destinata a cambiare le dinamiche politiche negli Stati Uniti ma anche in Europa

di Dave Hill Cirio -


Elon Musk ha annunciato ufficialmente la nascita dell’America Party tramite una serie di post su X. L’annuncio è arrivato dopo un sondaggio lanciato il 4 luglio, in cui il 65% di oltre 1,2 milioni di utenti si è detto favorevole alla creazione di un nuovo partito politico negli Stati Uniti. Il magnate ha scritto: “Con un rapporto di 2 a 1, volete un nuovo partito politico e lo avrete! Quando si tratta di mandare in bancarotta il nostro Paese con sprechi e corruzione, viviamo in un sistema monopartitico, non in una democrazia. Oggi, l’America Party è nato per restituirvi la libertà”. E ha inoltre spiegato la strategia: puntare su pochi seggi chiave (2-3 al Senato, 8-10 alla Camera) per diventare ago della bilancia nelle votazioni legislative, ispirandosi ai modelli dei piccoli partiti centristi europei.

L’America Party, le previsioni negli Usa

Secondo Quantus Insights, circa il 40% degli americani sarebbe incline a sostenere una nuova formazione politica fondata da Musk (14% “molto propenso”, 26% “abbastanza propenso”). Grok, l’Ai di X, prevede che il partito possa ottenere tra il 5% e il 10% dei voti, con un impatto potenzialmente decisivo negli Stati “swing” e una possibile frammentazione del voto repubblicano. In generale, gli analisti ritengono che l’America Party potrebbe sottrarre voti soprattutto ai repubblicani, favorendo indirettamente i democratici nelle elezioni di midterm 2026 e, in prospettiva, alle presidenziali 2028.

Le reazioni in America

il presidente americano ha liquidato le critiche di Musk dicendo che “è arrabbiato per i sussidi alle auto elettriche” ed è tornato a minacciare di rivedere i contratti governativi con le aziende di Musk, circostanza che settimane fa lo aveva spinto ad ipotizzare che Musk potresse finire deportato nel Sudafrica dal quale arrivò negli States. Inizialmente, gli aveva augurato “il meglio”, ma poi ha dichiarato che i rapporti sono “finiti” e che Musk “ha mancato di rispetto alla presidenza”. Il Partito Repubblicano, invece, è in fibrillazione: molti temono che la mossa di Musk possa dividere l’elettorato conservatore e mettere a rischio la maggioranza in Congresso.

In Europa e in Italia nessuna reazione

Dopo l’annuncio, in Europa nessuna reazione. La mossa di Musk è chiaramente un tentativo di esportare il modello di “rottura” anche nel Vecchio Continente. Musk aveva lanciato l’idea del movimento “MEGA” (Make Europe Great Again), invitando gli europei a unirsi a un nuovo progetto politico, con reazioni contrastanti tra entusiasmo e accuse di ingerenza, mentre manteneva un’attenzione costante alle dinamiche politiche dei vari Paesi, ogni volta sottolineando con la dirompente forza del suo social – lo ha fatto per la Germania e per l’Italia ripetutamente – il suo sostegno alle politiche di destra più eclatanti.

Nessun commento, in Italia – nemmeno nelle settimane scorse riguardo alla frattura ormai consolidata con Trump – da Giorgia Meloni e Matteo Salvini che lo hanno ripetutamente incontrato ed ospitato nel nostro Paese. Da giorni, viene fatto notare l’intensificarsi di appuntite critiche all’indirizzo del governo italiano da parte di Andrea Stroppa, che di Musk è il portavoce.


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