Emanuela Ruggieri: il corpo in avanzato stato di decomposizione abbandonato tra i cespugli
Era una donna di 32 anni, il suo nome è Emanuela Ruggieri, il suo corpo è stato ritrovato poche ore fa, a Roma in Via del Mandrione all’altezza del civico 385. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione è rinvenuto tra rami e cespugli, da un uomo che stava portando, nella sera di domenica, il proprio cane a fare una passeggiata. L’uomo, una volta accortosi del corpo, ha chiamato immediatamente i soccorsi. Il riconoscimento, avvenuto sia grazie ai documenti che la donna aveva addosso, sia per i tatuaggi presenti sul corpo. Emanuela era ufficialmente scomparsa il 14 luglio e dopo poche ore, la mamma aveva lanciato un appello sui social per cercarla e condividere tra i romani la richiesta di aiuto nelle ricerche. La madre, nell’appello aveva scritto: “Sono una mamma disperata! Mia figlia Emanuela Ruggieri, di 32 anni è scomparsa da Colli Aniene il 14 luglio alle 20.35”, seguito dalla descrizione fisica della figlia. Sono state tante le condivisioni dell’appello tra le pagine del quartiere e tra i romani stessi e si è sperato fino all’ultimo nella possibilità di ritrovare Emanuela sana e salva, speranze purtroppo vanificate. Secondo una prima valutazione, il decesso della trentaduenne, potrebbe essere avvenuto il 15 luglio stesso giorno dell’ultimo contatto avuto telefonicamente tramite messaggio con la mamma. Nella comunicazione inviata, Emanuela informava la mamma di essere stata al mare, chiedendo scusa se non avesse avuto la possibilità di farsi sentire, ma avendo il cellulare scarico (ed essendo impossibilitata nel ricaricarlo), la mamma non si sarebbe dovuta preoccupare, se non le avesse più scritto. E così è stato. Attualmente, non sembra che sul corpo della donna, siano presenti segni individuabili e riconducibili ad una possibile violenza ma nessuna pista deve essere lasciata al caso e quindi, si indaga anche sulla vita stessa di Emanuela che, in passato, sembrerebbe abbia fatto uso di sostanze stupefacenti (eroina), oppure alla possibilità che la stessa sia stata investita da un’automobile e abbandonata al ciglio della strada. Le indagini, affidate alla Polizia, ma coordinate dall’aggiunto Giuseppe Cascini, in queste ore stanno cercando anche il cellulare che, allo stato attuale, non è stato ritrovato. Il Pubblico Ministero Giulia Guccione ha disposto l’esame autoptico che è stato eseguito nella giornata di ieri presso il policlinico di Tor Vergata. I genitori di Emanuela, appresa la notizia, si sono chiusi nel massimo riserbo e dolore e le poche notizie che trapelano, da parte degli amici, sono di incredulità e sofferenza. Anche le persone che Emanuela la vedevano spesso e i condomini dello stesso stabile in cui la donna abitava con i genitori, hanno affermato che “sembrava una ragazza che non avesse (in apparenza), problemi di nessun genere”, la vedevano sempre portare il cane a fare la passeggiata. I punti da chiarire sono ancora molti, oltre a dove sia finito il cellulare e anche con chi, Emanuela dovesse andare a cena e quali sarebbero gli amici con cui si sarebbe incontrata per andare poi al mare (non avendo la macchina, si sarebbe dovuta far accompagnare necessariamente da qualcuno). Per la mamma, un comportamento strano, perché Emanuela non era una persona che usciva spesso e non aveva neanche tanti amici. La Procura di Roma ha aperto una indagine per morte come conseguenza di altro (possibile) reato intanto si attendono i risultati dell’autopsia e delle immagini delle telecamera di videosorveglianza presenti nella zona di Colli Aniene, per valutare se Emanuela Ruggieri, possa essere stata vittima di aggressione e abbandonata tra i cespugli.
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