Esteri

Il gabinetto israeliano ha approvato la proposta di Netanyahu di occupare Gaza City

“Durante la drammatica discussione, il Capo di Stato Maggiore ha avvertito: “Se procediamo con l'occupazione, le vite dei rapiti saranno in pericolo”. Il ministro Ben Gvir ha attaccato Zamir: “Smettila di parlare con i media, sei subordinato ai vertici politici”

di Ernesto Ferrante -


Al termine di una riunione di 10 ore, il gabinetto politico-di sicurezza israeliano ha approvato la proposta del primo ministro Benjamin Netanyahu di occupare Gaza City. Il capo di stato maggiore dell’Idf Eyal Zamir ha avvertito: “Non c’è risposta umanitaria per un milione di persone. Ti suggerisco di rimuovere il ritorno dei rapiti dagli obiettivi di combattimento. Se ci mettiamo in viaggio per conquistarla, le loro vite saranno in pericolo”. Fonti del team negoziale hanno implorato i vertici politici: “Fate attenzione a non chiudere la possibilità di un accordo”.

Lo spettro del disastro a Gaza City

Un alto funzionario israeliano ha sottolineato, dopo la decisione del gabinetto, che l’operazione per la quale l’Idf si sta attualmente preparando è solo a Gaza City. “L’obiettivo è evacuare tutti i residenti della città in direzione dei campi centrali e di altre aree entro il 7 ottobre. Verrà imposto un assedio ai terroristi di Hamas che rimarranno nell’area, e nel frattempo l’Idf manovrerà a Gaza City”. Il primo ministro Netanyahu e il ministro della Difesa Yisrael Katz sono stati autorizzati ad approvare il piano operativo finale Forze di difesa israeliane. Di fatto hanno carta bianca.

L’estremo tentativo di Eyal Zamir

Zamir ha riprovato a fermare tutto con ancora più forza, senza riuscirci: “Le vite dei rapiti saranno in pericolo se ci imbarchiamo in un piano per occupare Gaza City, non c’è modo di garantire che non faremo loro del male. Le nostre forze sono logore, l’equipaggiamento militare deve essere curato e ci sono problemi umanitari e sanitari”.

Il ministro Smotrich è stato tra i più accesi sostenitori della linea dura: Dobbiamo parlare di vittoria. Se scegli un accordo temporaneo, è una sconfitta. Non ci si può fermare nel mezzo, bisogna esigere un prezzo da Hamas, deve pagare un prezzo per quello che ha fatto”.

I punti del piano

In una dichiarazione dell’ufficio del primo ministro si legge: “Il gabinetto di sicurezza politica ha approvato la proposta del primo ministro di sconfiggere Hamas”. Sono stati elencati i “cinque principi per porre fine alla guerra” approvati dai ministri:

  • Disarmare Hamas.
  • Il ritorno di tutti i rapiti, sia i vivi che i caduti.
  • Smilitarizzazione della Striscia di Gaza.
  • Controllo della sicurezza israeliana nella Striscia di Gaza.
  • L’esistenza di un governo civile alternativo diverso da Hamas o dall’Autorità Palestinese.

A seguito della proposta alternativa presentata durante l’incontro, l’ufficio di presidenza ha precisato: “La maggioranza assoluta dei ministri del gabinetto pensava che il piano alternativo presentato non avrebbe ottenuto la sconfitta di Hamas o il ritorno degli ostaggi”.


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