Ecco le dieci città più inquinanti e inquinate del mondo (e d’Italia)
La Cina domina la classifica, la situazione in Italia: Torino settima in Europa
Non c’è neanche una città Ue nelle prime dieci nella classifica delle città più inquinanti del mondo. Ma le peggiori, in Italia, sono Milano, Torino e Monza. I dati elaborati da Ener2Crowd, sulla base delle rilevazioni della Sun-Yat-Sen University di Guagzhou, rivela che è la Cina il Paese con più città inquinanti in tutto il globo. L’Europa, intesa nel senso continentale, è presente nella top ten con Mosca, la capitale della Federazione Russa.
Le città più inquinanti del mondo
La considerazione di base è semplice. Le metropoli costituiscono solo il 2% dei territori abitati ma si portano appresso la responsabilità di causare l’85% dell’inquinamento totale. Secondo i numeri della ricerca, ai primissimi posti nel mondo ci sono per lo più città cinesi. La prima è Handan, che stando ai ricercatori “libera” nell’ambiente ben 206,9 milioni di tonnellate di CO2. Segue Shangai (195,5) e quindi tocca a Suzhou. Fuori dal podio la capitale Pechino (141,5) scavalcata anche da Dalian (147,7). Ecco Mosca (128 milioni di tonnellate di CO2) non prima di Tianjin (137,3 milioni) e infine c’è Wuhan (114,4) che già aveva ottenuto fama mondiale per ben altre vicende.
Le città più inquinanti d’Italia
Al primo posto, tra le città italiane, c’è Torino che emette in atmosfera ventitré milioni di tonnellate di anidride carbonica. Si tratta della settima città tra le più inquinanti d’Europa (superata solo da Francoforte, Atene, Berlino e la stessa Mosca, Istanbul e San Pietroburgo) e la seconda più inquinata d’Italia. A proposito delle più inquinate d’Italia, per Ener2Crowd sul podio ci sono Milano, Torino e Monza. A seguire Como, Padova, Alessandria, Cremona, Vicenza, Lodi e Modena. E poi ancora Asti, Bergamo, Piacenza, Verona, Andria, Roma, Trento, Firenze, Bolzano e Genova.
Il monito di Ener2Crowd
“Se non tagliamo drasticamente le emissioni, caldo estremo, crisi idrica, problemi sanitari e perdita di biodiversità diventeranno la nostra quotidianità”, ha commentato Niccolò Sovico, ceo e co-fondatore di Ener2Crowd. “Ma è necessario mobilitare subito risorse ingenti: 600 miliardi di euro in più ogni anno per finanziare progetti energetici puliti, riducendo del 45% le emissioni entro il 2030 e puntando a zero emissioni nette entro il 2050. È l’unico modo per mantenere l’aumento delle temperature globali entro +1,5°C”, ha aggiunto Paolo Baldinelli, executive chairman e co-fondatore della società.
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