Cronaca

Sei anni, profugo ucraino: ucciso sulle strisce nel Veneto

Camminava a bordo strada con la madre e poi ha attraversato, l'auto a forte velocità lo ha sbalzato in un fossato: è morto in ospedale

di Giorgio Brescia -


Un bambino di 6 anni è morto dopo essere stato investito da un’auto sulle strisce pedonali a Santa Maria di Sala, sulla Strada Regionale Noalese, nel Veneziano. L’incidente è avvenuto mercoledì 20 agosto mentre il bambino attraversava la strada insieme alla madre. Il piccolo, profugo ucraino scappato dalla guerra con la madre e un fratello più grande, era arrivato in Italia il 27 luglio ed era ospitato in un’ex canonica con altre famiglie ucraine.

Investito sulle strisce

Il bambino e la madre stavano tornando a casa in bicicletta, con la bicicletta tenuta a mano, quando è sopraggiunta una Fiat Panda guidata da un giovane veneziano di 25 anni.

L’auto ha investito il piccolo in modo violento, sbalzandolo a oltre 30 metri e facendolo cadere in un fossato lungo la strada. Il bambino ha riportato ferite gravissime alla testa e alla schiena ed è stato soccorso tempestivamente con ambulanza ed elisoccorso, poi trasferito in rianimazione pediatrica all’ospedale di Padova, dove purtroppo è deceduto dopo ore di agonia.

La madre è rimasta praticamente illesa, mentre il conducente dell’auto è rimasto piantonato in attesa degli esiti degli accertamenti. Il pubblico ministero della Procura di Venezia Stefano Strino ha aperto un fascicolo d’indagine per stabilire la dinamica esatta dell’incidente e le responsabilità, con il veicolo posto sotto sequestro.

I genitori del bambino hanno dato il consenso all’espianto degli organi per la donazione.

Il pericolo, i numeri di questo rischio

La zona dell’incidente era stata segnalata più volte come pericolosa dai residenti, soprattutto per la scarsa visibilità e la mancanza di adeguate misure di sicurezza sulla strada.

Nel 2025, in Italia, sono morti 234 pedoni in incidenti stradali dall’inizio dell’anno fino ad agosto, secondo i dati dell’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale. Di questi, 144 erano maschi e 90 femmine, e ben 119 vittime avevano più di 65 anni. Le regioni più colpite sono il Lazio (37 morti, di cui 21 solo a Roma), Lombardia (34), Emilia-Romagna (25), Sicilia (19) e Campania (16).


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