Cronaca

Graham Greene, volto simbolo dei nativi americani al cinema, è morto a 73 anni

di Roberta Rizzo -


Graham Greene, tra i più noti interpreti nativi americani degli ultimi decenni, è venuto a mancare a 73 anni dopo una lunga malattia. L’attore si è spento in un ospedale di Toronto, lasciando un grande vuoto nel panorama artistico internazionale. A dare la notizia è stato il suo agente, Michael Green, che lo ha ricordato con emozione: “Era un uomo straordinario, dotato di moralità, integrità e carattere. Ci mancherà per sempre. Ora sei finalmente libero”.

Nato nel 1952 nella Riserva delle Sei Nazioni a Ohsweken, in Canada, Greene iniziò la sua carriera sulle scene teatrali e sul piccolo schermo, per poi esordire al cinema nel 1983. Il vero punto di svolta arrivò alcuni anni più tardi con l’interpretazione di Uccello Scalciante, figura centrale nel kolossal western di Kevin Costner Balla coi lupi. Grazie a questo ruolo ottenne una nomination all’Oscar come miglior attore non protagonista, entrando di diritto nella storia del cinema e diventando un simbolo della rappresentazione dei popoli indigeni a Hollywood.

Dopo il successo, Greene divenne un volto ricorrente nelle produzioni statunitensi, apparendo in film di grande popolarità. Tra i più celebri si ricordano Cuore di tuono al fianco di Val Kilmer, Maverick con Mel Gibson e Die Hard – Duri a morire, dove recitò accanto a Bruce Willis. Il suo talento gli consentì di muoversi con naturalezza tra generi diversi, dal dramma all’azione, fino a ruoli dal tono più leggero, conquistando così una vasta e variegata platea di spettatori.

Negli ultimi anni non aveva abbandonato le scene, anzi, aveva ritrovato nuova notorietà partecipando a serie di grande risonanza come Reservation Dogs e Tulsa King. Nel corso della sua lunga carriera ricevette numerosi riconoscimenti, tra cui un Grammy Award, un Gemini Award e una stella sulla Walk of Fame canadese, premi che testimoniano la sua importanza non solo come attore, ma anche come figura culturale.

La sua morte rappresenta una perdita profonda per il cinema e la televisione. Graham Greene resterà nella memoria collettiva come un artista intenso e autentico, capace di dare voce e visibilità alla cultura nativa, oltre che come uno dei più rispettati interpreti della sua generazione.


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