Angela Rayner getta la spugna. La numero due del Labour è “scivolata” sulla tassa per la seconda casa
In una lettera a Starmer si è assunta tutta la responsabilità dell'accaduto
Angela Rayner si è dimessa dall’incarico di vice premier britannica e da numero due del Labour in seguito allo scandalo che l’ha coinvolta per il mancato pagamento dell’importo corretto della tassa sulla seconda casa.
Rayner si è giustificata dicendo che è la cosa è stata “involontaria” nella lettera che ha scritto al Premier Keir Starmer in cui ha espresso “profondo rincrescimento per la mia decisione di non cercare la consulenza di un commercialista”. La dimissionaria si è assunta “piena responsabilità per questo errore” nel rassegnare le dimissioni da vice premier, ministra per la casa e vice leader del Labour.
“Chi presta servizio per i britannici al governo deve sempre osservare i massimi standard”, ha aggiunto Angela Rayner ribadendo che “non è mai stata mia intenzione non pagare la somma corretta”.
Rayner si era autodenunciata al consulente etico del governo britannico, confermando di dover pagare l’importo aggiuntivo, che secondo gli esperti ammontava a 40.000 sterline (circa 46.000 euro), evidenziando di aver erroneamente applicato l’aliquota più bassa perché aveva classificato l’appartamento a Hove, parte della cittadina costiera di Brighton, come sua unica proprietà, nonostante fosse spesso residente con i propri figli nella casa di famiglia ad Ashton, vicino a Manchester.
L’indagine del consulente indipendente del governo è stata consegnata al premier Starmer, che ha provato a difenderla. Il suo abbandono è un duro colpo per il primo ministro, perché come ha scritto il Guardian, la vicepremier “distratta” era “una delle sue voci più autentiche e forti della classe operaia” del governo.
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