Politica

Regionali, Sarracino (Pd): “Centrosinistra competitivo. Fico garanzia per la Campania”

di Marco Montini -


A poche settimane da un’importante tornata elettorale che coinvolgerà sette regioni italiane, il centrosinistra si prepara a una sfida decisiva, tra riconferme, nuove alleanze e una forte spinta al rinnovamento. Abbiamo incontrato l’onorevole Marco Sarracino, deputato del Partito Democratico e membro della segreteria nazionale, per fare il punto sulle strategie del PD, sul futuro della Campania e sulle prospettive del campo largo in vista delle politiche 2027. Ma anche per parlare delle aree interne, del lavoro in Parlamento e di un’opposizione che punta a diventare presto alternativa di governo.

Onorevole Sarracino, sette regioni al voto: Calabria, Campania, Marche, Puglia, Toscana, Valle d’Aosta e Veneto andranno alle elezioni nell’autunno 2025. Può dirci rapidamente come stanno messe le alleanze di centrosinistra nelle varie regioni?

“Siamo competitivi in tutte le regioni che vanno al voto. Abbiamo candidature che hanno fatto bene in questi anni come quella di Giani in Toscana ed altre che sono garanzia di rinnovamento e buon governo. Finalmente siamo riusciti a costruire un campo alternativo al centrodestra. Una novità politica rilevante se pensiamo alle ultime elezioni politiche nelle quali le divisioni del centrosinistra hanno regalato il paese a Giorgia Meloni. Abbiamo imparato la lezione e i risultati delle regionali lo dimostreranno”. 

A livello di aspettative di vittoria, se dovesse fare delle previsioni, quante regioni andranno secondo lei al centrosinistra e quante al centrodestra? Dove le probabilità di vittoria per voi più elevate? 

“Non faccio previsioni, di certo puntiamo a confermare le regioni in cui abbiamo governato, anche introducendo elementi di discontinuità a partire dalle regioni del sud dalle quali io credo possa arrivare un segnale fortissimo alla destra e a Giorgia Meloni. Non è un caso se già alle scorse europee, in alcune regioni come la Campania, la somma delle forze d’opposizione ha doppiato la destra”.

Lei, oltre a essere deputato, e anche membro della segreteria nazionale Pd ed esponente di punta in Campania. Come analizza l’intricata vicenda legata a Piero De Luca e Roberto Fico? Al di là di quelle che sono e saranno le ufficialità, non crede che questa diatriba politica si sarebbe potuta gestire decisamente meglio?

“Prima di essere un dirigente di partito sono innanzitutto un uomo di partito. Assieme ad altri compagni si è scelto di anteporre e tutelare l’unità del partito e la forza della coalizione. Ma questo non significa rinunciare a far valere il proprio punto di vista a Napoli e a Roma su tante questioni a partire dal come si selezionano le classi dirigenti. in più il garante di questa nuova fase sarà proprio il nostro candidato alla presidenza della Campania, Roberto Fico. Una persona umile e coraggiosa che sono certo cambierà definitivamente il volto della nostra regione”.

Passiamo al governo Meloni, un suo giudizio sull’operato del centrodestra in questi tre anni di esecutivo di centrodestra

“Tre anni contro chi è più debole e povero. Tre anni in cui le condizioni economiche del ceto medio sono peggiorate. Tre anni in cui si è scelto di sacrificare la sanità pubblica e le nuove infrastrutture necessarie per lo sviluppo del paese, nel nome di provvedimenti inutili e ideologici come quello sul centro in Albania o del Ponte sullo Stretto che non vedrà mai la luce. Il Governo Meloni ha inoltre umiliato e tradito il sud tagliando il fondo perequativo infrastrutturale, decontribuzione sud, le risorse agli enti locali, e a settembre torneranno a presentare l’autonomia differenziata. Sono proprio curioso di conoscere gli argomenti che racconteranno agli elettori del mezzogiorno”.

Parliamo della azione del Pd in parlamento, come state improntando, e su quali temi, l’opposizione alla maggioranza di governo?

“Riteniamo che il livello di disuguaglianze esistenti in Italia abbia raggiunto livelli non più accettabili dal punto di vista etico. Con divari così ampi i nostri giovani vanno via non perchè vogliono farlo ma perchè costretti. Una delle ragioni è legata alla condizione salariale. Per questo continuiamo a batterci per un salario minimo di 9 euro l’ora, per un grande piano di assunzioni nella Pubblica Amministrazione, per la settimana corta a parità di salario e per altre misure che consentano alle persone di guadagnare di più e organizzare meglio il proprio tempo. Garantire strumenti di protezione sociale per chi è colpito dalla crisi e costruire nuove opportunità per le imprese che investono nel nostro territorio sono i nostri principali obiettivi”. 

Una domanda sulle elezioni politiche 2027, un campo largo nel centrosinistra è ancora possibile?

“Possibile e lavoriamo in quella direzione. Rafforzare la credibilità della nostra proposta politica è condizione necessaria ma non sufficiente per vincere. Ed io non voglio solo vincere, voglio anche cambiare questo paese”.

Lei sta seguendo con attenzione la valorizzazione delle aree interne abbandonate, promuovendo col suo partito una apposita proposta di legge. Ce ne parla?

“Sono molto orgoglioso di aver lavorato assieme ai miei colleghi ad una proposta di legge che riguarda 13 milioni di italiani che oggi vivono nelle aree interne dell’Italia. Sono territori che non solo hanno fatto la storia dell’identità del nostro paese ma che rappresentano anche una grande opportunità di crescita e sviluppo. Il governo Meloni ha scelto di abbandonarle scrivendo nero su bianco nel Piano Strategico Nazionale per le aree interne che questi territori vanno semplicemente accompagnati ad un fine vita dignitoso. Una scelta incomprensibile e sbagliata. Noi con questa proposta da 6 miliardi incentiviamo lo smart working, aiutiamo le imprese, paghiamo meglio insegnanti e medici affinchè i diritti essenziali vengano garantiti, finanziamo la manutenzione delle reti stradali che non possono versare in uno stato di abbandono. Insomma come per l’autonomia differenziata, ci battiamo contro una destra che vuole cittadini di serie A e cittadini di serie B”


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