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Melissa, l’uragano che sta devastando i Caraibi

di Gianluca Pascutti -

@ANSAfoto


Melissa ha colpito duro. Durante la notte, l’uragano si è abbattuto su Cuba, portando con sé venti impetuosi e piogge torrenziali. Sebbene declassato a categoria 2 al momento dell’impatto, il ciclone ha lasciato dietro di sé una scia di devastazione che ha messo in ginocchio ampie zone dell’isola. Le autorità cubane parlano di un bilancio ancora provvisorio, ma già si contano danni ingenti alle infrastrutture e intere aree isolate.

Dalla Giamaica a Cuba

Prima di raggiungere Cuba, Melissa aveva già mostrato tutta la sua potenza sulla Giamaica, dove era approdato come uragano di categoria 5, il livello più alto della scala Saffir-Simpson. L’isola è stata investita da venti che hanno superato le 185 miglia orarie, capaci di spazzare via alberi secolari, scoperchiare tetti e interrompere linee elettriche e di comunicazione. Centinaia di migliaia di persone sono rimaste senza corrente per ore, mentre i soccorritori hanno lavorato in condizioni estreme per assistere la popolazione.

Almeno 34 vittime sono state confermate, ma il numero dei dispersi resta incerto. “Ci aspettiamo che ci siano state altre perdite di vite umane”, ha dichiarato il primo ministro giamaicano Andrew Holness, sottolineando la difficoltà delle operazioni di soccorso nelle aree più colpite.

Come un leone ruggente

Le testimonianze dei residenti raccontano l’orrore vissuto. “Era come un leone ruggente”, ha detto alla Reuters il pensionato Colin Henry McDonald, mentre osservava la furia della tempesta avvicinarsi. “È pazzesco. Davvero pazzesco.”

Nella cittadina di St. Elizabeth, una delle più colpite, le inondazioni hanno sommerso interi quartieri. L’unico ospedale pubblico ha perso l’energia elettrica e subito gravi danni strutturali, costringendo i pazienti più gravi al trasferimento d’urgenza.

Melissa verso le Bahamas

Secondo il National Hurricane Center, Melissa ha toccato terra nella provincia cubana di Santiago de Cuba alle 3:10 del mattino di oggi, come tempesta di categoria 3, per poi indebolirsi a categoria 2. Alle 8, i venti massimi sostenuti erano di 105 miglia orarie, ma l’uragano continua a muoversi rapidamente verso nord-est.

Haiti di nuovo in ginocchio

Melissa ha lasciato Cuba dopo poche ore, attraversando le Bahamas sud-orientali e centrali, dirigendosi infine verso le Bermuda. Tutte le autorità locali sono in allerta: anche se la forza del ciclone è in diminuzione, il suo passaggio su Haiti nell’isola di Hispaniola ha portato piogge torrenziali, mareggiate e inondazioni improvvise, causando il decesso di almeno 20 persone e numerosi feriti e dispersi.


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